Si conosceranno dunque domani i soggetti che andranno a costituire gli uffici delle sezioni elettorali del Comune di Agrigento per il referendum sulle trivelle del prossimo 17 aprile, dove i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sull’abrogazione della norma che concede, agli impianti già esistenti entro 12 miglia dalla costa (22 km circa), l’estrazione di idrocarburi (petrolio e gas) “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”.
Chi sceglie il “Sì” chiede che le concessioni per le piattaforme ancora attive vicino alla costa non vengano rinnovate una volta scadute; gli impianti attivi al momento del referendum non cesserebbero l’attività il 18 aprile, ma alla scadenza del loro diritto di estrazione.
Chi vota “No” vuole che le piattaforme continuino ad operare fino all’esaurimento dei giacimenti.