Come si ricorderà, l’autorizzazione delle suddette transenne risale al lontano 1986, ma l’ultima ordinanza dirigenziale del Settore II – Servizio IV del Comune di Agrigento aveva messo nero su bianco, diffidando la “Comunicazione Promozionale s.a.s. di Giovanni Parisi” a rimuovere le transenne entro dieci giorni. Diffida che pare non sia stata accolta da parte dell’imprenditore che non avendo ottemperato a quanto disposto dal Comune di Agrigento è passato alla rimozione “coatta” e la possibile applicazione di una sanzione pecuniaria.
Ieri, nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla stessa società, carte alla mano sostengono di voler chiedere i danni al Comune di Agrigento per la rimozione coatta delle transenne. Una decisione scaturita dal fatto che tali transenne non debbano essere considerate come “pubblicitarie” (e quindi nessuna imposta è dovuta per tasse pubblicitarie). Testimonianza ne è che molte di esse non sono utilizzate e risultano vacanti di pubblicità. “Lo stesso comune considera tali transenne pedonali e noi – dichiara Mario Pardo – abbiamo sempre pagato le relative tasse (mostrando i bollettini dal 2012 al 2015 ndr)”.
Sulla vicenda Pardo e Parisi hanno poi aggiunto di volere chiedere i danni al Comune di Agrigento.