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Politica

Agrigento “Capitale della Cultura e BIT”, la replica del PD a Fratelli d’Italia

“Leggendo la odierna nota stampa, a firma del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Adriano Barba, ammetto di essere rimasto interdetto”.

Lo afferma Simone Di Paola, segretario provinciale del PD di Agrigento che aggiunge: “Tralasciando gli apprezzamenti, francamente irricevibili, tanto sul piano personale che istituzionale, nei confronti dell’onorevole Giovanna Iacono, alla quale manifestiamo solidarietà, colpevole di avere pacatamente motivato dissenso rispetto al modus operandi della classe dirigente del centro destra nella gestione di eventi così importanti; tralasciando altresì la mancanza di riguardo politico nei confronti di un partito, il Partito Democratico, che ha il sacrosanto diritto di manifestare la sua posizione, senza per questo essere offeso e provocato da un interlocutore politico, ciò che emerge è il fastidio quasi fisico dei fratelli d’Italia nel subire critiche o dissensi rispetto a loro modo di gestire e governare il territorio. Veniamo al punto vero della questione: noi crediamo che eventi come la BIT, o come Agrigento capitale della cultura, rappresentando vetrine importanti per la promozione turistica delle nostre comunità, andrebbero pensate attraverso un coinvolgimento bipartisan di tutte le forze politiche di un territorio, di maggioranza e di opposizione, perché la valorizzazione e la crescita di un territorio non appartengono a chi pro tempore ne governa le sorti, ma tutti i suoi cittadini e alle forze politiche che li rappresentano. Garantire coinvolgimento è dunque il minimo per chi ha a cuore il proprio territorio e la sua crescita. Al contrario, ciò che sembra stare più a cuore alle cosiddette classi dirigenti di centrodestra è il bisogno, quasi insopprimibile, di mettere il cappello su tutti gli eventi importanti che riguardano questo territorio, politicizzando eventi che invece andrebbero lasciati liberi da ogni caratterizzazione politica. L’onorevole Iacono come qualunque altro dirigente del Partito Democratico non ha mai guardato al colore politico dell’amministrazione comunale del tempo prima di partecipare a eventi o momenti che parlano del bisogno di crescita e di sviluppo del nostro territorio; noi siamo interessati ad impegnarci per Agrigento quale che sia l’appartenenza partitica di un sindaco o di un assessore. Evidentemente dobbiamo prendere atto che non tutti la pensano come noi”.

“Dopodichè, al di là della mera propaganda, che sussistano dubbi e perplessità su come questo grande evento di Agrigento capitale della cultura si stia organizzando, ci appare evidente: basti leggere un articolo del Sole 24 Ore del 23 dicembre 2023 e richiamare le dichiarazioni del presidente del CUPA, Dr Mangiacavallo e del Presidente della Camera di commercio, Vittorio Messina (che certamente non sono due pericolosi bolscevichi!) per rendersi conto di quante preoccupazioni permangano, allo stato dell’arte, sui ritardi e sulle disfunzioni di una macchina organizzativa che stenta a decollare e che impone chiarezza e trasparenza. Sarebbe pertanto opportuno che fratelli d’Italia e tutti gli altri soggetti che mal governano questo nostro territorio diano risposte a questi interrogativi, anziché provocare l’avversario di turno. Per quanto ci riguarda confermiamo la nostra disponibilità a sedere a tavoli istituzionali di confronto pubblico, con chiunque abbia in amore il nostro territorio, per la buona riuscita simili eventi; ma se qualcuno pensa davvero che, con note di questo tenore, possano intimorirci, hanno davvero sbagliato indirizzo; noi continueremo a far sentire la nostra voce; e se questo dà fastidio o provoca disturbo, pazienza!”, conclude Di Paola.