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Agrigento, cadavere ritrovato nel boschetto: si continua ad indagare

Viadotto Scimè

Continuano senza sosta le indagini dopo il ritrovamento del cadavere del 32enne di origine ghanese in un boschetto sotto un cavalcavia nei pressi della via Scimè ad Agrigento, al Quadrivio Spinasanta.

Nelle scorse ore è stata infatti effettuata l’autopsia sul corpo dell’uomo dopo quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Dai primi accertamenti effettuati dal medico legale dell’Università di Catania, sembrerebbe che non vi siano segni di violenza.

Si attente comunque la relazione finale per avere certezze e fugare ogni tipo di dubbio. Come si ricorderà al momento del ritrovamento, nessuna ipotesi è stata scartata, compresa quella di un possibile omicidio. L’eventuale conferma della mancanza di segni di violenza potrà così escludere determinate piste investigative, anche se al momento non viene escluso nulla. Suicidio, omicidio, un fatale incidente? Tutte piste che restano “aperte” e sulle quali ora si cercano elementi utili per dare una “via”.

Prima del ritrovamento del cadavere, era stata denunciata la sua scomparsa lo scorso 9 luglio; nessuna traccia e nessun riscontro se non prima del macabro ritrovamento avvenuto lunedì scorso. Ora gli investigatori stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti in vita dell’uomo per capire cose sia realmente accaduto.

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