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Agrigento, Buoni Spesa. Vullo: “si correggano gli errori della prima fase”

Il Consiglio Comunale di ieri sera in Streaming è servito soprattutto a fare emergere alcuni errori causati principalmente dal tragico momento legato all’emergenza Covid ma anche a tanta fretta e disattenzione dell’amministrazione che senza ombra di dubbio ha creato confusione e poca chiarezza.
Vullo scrive: “per la riapertura dei termini di presentazione delle istanze dei Buoni Spesa ho chiesto maggiori dettagli ed un allargamento della platea dei beneficiari soprattutto per coloro che sono possessori di prestazioni minime RDC, REI, INV.CIV e perché no, anche a quei nuclei che pur avendo al proprio interno un rapporto di lavoro dipendente ancora non hanno ricevuto la CASSA INTEGRAZIONE Inps”.

“Senza remora alcuna, in questa prima fase un plauso va fatto a tutti i dipendenti comunali che sono stai impegnati a ritmi serrati in smart-Workig fuori dal regolare orario di lavoro nella elaborazione delle domande e nella distribuzione dei buoni , Shapeau!! Adesso superata la fase critica, bisogna attivarsi e correre ai ripari non ripetendo alcuni errori!! uno tra tutti i pericolosi assembramenti durante la consegna dei buoni che può essere superata organizzando un servizio di consegna a domicilio dei buoni alle famiglie che ne faranno richiesta anche qualora vi fosse la disponibilità attraverso un maggiore coinvolgimento delle associazioni del 3° settore”.

Vullo continua “ho chiesto al Dirigente e All’assessore dei Servizi sociali maggiore trasparenza che deve passare obbligatoriamente attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune dell’elenco dei beneficiari e degli esclusi, cosa che ancora inspiegabilmente non è stata fatta e li ho invitati in ultima istanza a vigilare maggiormente sulla veridicità delle istanze presentate anche attraverso la richiesta di accesso alla banca dati Inps chiedendo una implementazione della possibilità di accedere ad alcune funzioni di controllo tutto ciò al fine di scoraggiare i furbetti che potrebbero accedere al beneficio sottraendo risorse a chi né ha realmente bisogno”.

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