Un video in cui si vedrebbe il 51enne Antonio Massimino insieme al nipote 26enne Gerlando occultare una sacca nera dinanzi la sua abitazione.
Sacca che poi si scoprirà contenere le armi del piccolo arsenale scoperto dai militari dell’Arma dei Carabinieri. Il video, appartenente ad una attività di intercettazione legata però ad un altro procedimento potrà ora essere acquisito dopo quanto disposto dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento.
Come si ricorderà, Antonio Massimino, conosciuto negli ambienti giudiziari poiché condannato per associazione mafiosa nelle inchiesta “San Calogero” e “Akragas”, era finito nei guai con il nipote dopo che i Carabinieri lo trovarono in possesso di un’arma da fuoco, una pericolosa semiautomatica calibro 7,65, con la matricola totalmente abrasa, caricatore completo di sei cartucce inserito e pronta all’uso.
Vicino al “ferro”, i militari hanno anche trovato circa 200 cartucce di vario calibro, e infine due penne pistola calibro 6,35, uguali a quelle viste nei film degli 007. Infine, ben nascosto, è stato anche sequestrato un rilevatore di frequenze. Insomma, un vero e proprio armamentario pronto a fare fuoco in ogni momento e ad eludere i controlli delle Forze dell’Ordine.
Nel corso dell’ultima udienza i giudici hanno disposto l’acquisizione di una ulteriore copia del video che era stato chiesto dal pm Gloria Andreoli. La difesa dei due imputati aveva sollevato la questione della sua inutilizzabilità della prova essendo stata disposta nell’ambito di un altro procedimento.