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Agrigento, alla Biblioteca Lucchesiana “Pagine di Natale”: visite guidate gratuite e una mostra, canti natalizi e dolci della tradizione

Un gioiello nascosto, inestimabile. Perché la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento è veramente un luogo che pare piombare da un tempo altro: qui ci si perde tra incunaboli e manoscritti, codici miniati, antiche pergamene e cinquecentine, ma si ritrovato anche inediti o comunque preziosi capolavori del tutto inattesi. Fu creata nel 1765 da Andrea Lucchesi Palli (1692-1768), membro della famiglia principesca: alla sua morte il vescovo donò la sua straordinaria biblioteca – oltre 80 mila volumi – alla città, ma non venne messa in risalto, anzi. Soltanto nel 1977 fu avviata una poderosa opera di restauro che ha portato alla Lucchesiana che è conosciuta dagli appassionati come una delle eccellenze librarie italiane. Da amare, proteggere, valorizzare.

“La Lucchesiana è un’eccellenza meravigliosa curata dal Parco archeologico tramite il suo personale – interviene il direttore della Valle dei Templi Roberto Sciarratta – Il centro storico di Agrigento è stato ed è uno dei figli a cui voglio più bene, ma è anche quello che sta peggio: senza contare che sono parte del patrimonio del Parco archeologico, i resti del tempio dorico, inglobati nella chiesa normanna di Santa Maria dei Greci, a pochi passi dalla Lucchesiana. E’ un nostro preciso dovere salvaguardare, proteggere e valorizzare i contenuti e la storia autentica della città, il suo cuore più antico che non è solo la Valle dei Templi. La Lucchesiana è un gioiello nascosto che abbiamo il compito di portare alla luce e far conoscere a più visitatori possibili”.

Ed è proprio notizia di pochi mesi fa, del ritrovamento e riconsegna di volumi preziosi, sottratti al mercato clandestino dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale italiano: i manoscritti miniati su pergamena del Bellum Catilinarium et Bellum Iugurthinum del Sallustio [Firenze, c. 1440-50] e l’Ars Nova, [Pseudo-Cicerone], firmato da Bonaccorso da Pesaro [Firenze, marzo 1435], oltre al Dizionario siciliano italiano latino del gesuita Michele Del Bono pubblicato tra il 1751 e il 1754. Attorno a questi volumi, ma soprattutto tra gli scaffali della straordinaria biblioteca, si srotoleranno tre visite guidate gratuite (tre domeniche, 20 e 27 novembre e 4 dicembre, due turni ciascun giorno alle 16,30 e alle 17,15) che CoopCulture sta preparando, parte di un progetto di valorizzazione più ampio – Pagine di Natale – costruito per il Parco archeologico Valle dei Templi, nato con l’intento di coniugare la conoscenza dell’antica biblioteca con le tradizioni natalizie siciliane. Le visite permetteranno di approfondire la storia della Lucchesiana, tramite i suoi fondi antichi e moderni, gli spazi, le vicissitudini e gli aneddoti letterari, le differenze tra manoscritto, incunabolo, cinque centina …. E molto altro.
Il progetto di valorizzazione non si esaurirà con le giornate festive, ma dal Natale attraverso i secoli, prenderà spunto per i suoi primi passi: oltre alle tre visite guidate, sarà organizzata, dall’11 dicembre al 5 gennaio, un’esposizione di volumi seicenteschi e settecenteschi – esposti Vangeli con miniature natalizie; La vita di San Francesco, il santo poverello che ideò il primo presepe a Greccio; i volumi di Sant’Alfonso Maria de ‘Liguori con sua poesia natalizia Tu scendi dalle stelle, da cui nacque poi il famoso canto di natale; e molto altro), oltre alla stampa su pannelli di un raro opuscolo di fine Ottocento sulla tradizione natalizia siciliana, “La festa del Natale in Sicilia” di Hernandez de Moreno sotto il cui nome si nascondeva Giuseppe Pitrè: sulla copertina è presente una dedica del Pitrè alla figlia Rosina. Sempre parte delle Pagine di Natale, anche un calendario di eventi a tema, in programma le tre domeniche di dicembre.

Questo il programma:

info su: https://www.coopculture.it/it/eventi/evento/pagine-di-natale-alla-biblioteca-lucchesiana-di-agrigento/

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