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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, al via collaborazione tra Comune e Parco Archeologico Valle dei Templi

Nell’ambito delle iniziative di rilancio del territorio anche attraverso la valorizzazione dei beni archeologici, l’Amministrazione comunale ha avviato un proficuo rapporto di collaborazione arche con il Parco Archeologico della Valle dei Templi, incontrando il suo direttore Roberto Sciarratta, in visita a Licata dove, accompagnato da Antonio La Gaipa, è stato accolto dal Sindaco Giuseppe Galanti e dall’assessore ai beni culturali, Violetta Callea, ha effettuato un sopralluogo, iniziando dal museo archeologico della Badia al cui interno si tenuto l’incontro.
“Le tematiche affrontate – spiega l’ass. Callea dopo avere espresso la soddisfazione per l’esito dell’incontro – sono state tante, tutte incentrate sul sistema dei beni culturali di Licata, con particolare riferimenti ai vari regimi di competenza e sulla necessità di convergere energie e volontà nella creazione di un sistema di beni culturali che non può essere vissuto per compartimenti stagni, facendo venir meno quella potenzialità necessaria per fare del settore un volano economico e turistico per la nostra comunità-.
Nel corso del sopralluogo effettuato insieme a funzionari responsabili del settore, per il nostro Comune era presente il dottor Vincenzo Curella, si è parlato apertamente della necessità di creare un sistema integrato tra arte, patrimonio storico, architettonico, archeologico, ma anche enogastronomico, naturale e paesaggistico.
A breve saremo pronti a siglare un’idonea convenzione per la valorizzazione di tutti i beni che insistono nel territorio di Licata, con particolare riferimento all’ampliamento di spazi espositivi museali, la realizzazione della pinacoteca, di un museo diffuso e ulteriori percorsi tematici.
Nei prossimi giorni – conclude l’ass. Callea –alcuni temi saranno oggetto di studio e tra questi un argomento a cui teniamo fortemente, riguardano la possibilità di creare un più ricco museo dello sbarco presso i locali dell’ex soprintendenza, con reperti anche di un certo pregio storico e documentale, l’ampliamento e l’unificazione dell’attuale museo del Mare con la vecchia collezione subacquea conservata nei magazzini della Badia, e rifunzionalizzazione dello stresso con la creazione di un’aula multimediale e didattica, nonché quello relativo al percorso da seguire per l’allestimento della pinacoteca che ormai da troppi anni aspetta di vedere la luce; occhi puntati anche sul recupero e valorizzazione della torre civica dell’orologio, sulla creazione di un percorso turistico denominato via dell’acqua, che comprende i siti dello Stagnone, Pozzo Gradiglia, Grangela, Qanat. Infine, intendiamo valorizzare l’enogastronomia locale anche attraverso eventi speciali da realizzare all’interno di Castel Sant’Angerlo”.