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Agrigento, al Museo Griffo quarto appuntamento con la rassegna “Scolpire il tempo”

Quarto appuntamento con la rassegna “Scolpire il tempo. Il paesaggio e il cinema”, una retrospettiva di film sul rapporto fra lo spazio fisico e il complesso sistema di percezioni attraverso cui lo sguardo costruisce e riconosce il paesaggio come immagine cinematografica.
È la volta del film “Il demonio” di Brunello Rondi, girato nel 1963 interamente in Basilicata con la consulenza etnografica di Ernesto De Martino. A metà tra film e documentario, la pellicola di Rondi è un docudrama con paesaggi assolati ripresi con panoramiche suggestive, campi lunghi a non finire, alberi rinsecchiti che si stagliano in cielo disegnando curve stregonesche, una desolazione resa ancor meglio dalla drammatica situazione della protagonista, ragazza sola ed evitata dal paese perché ritenuta per superstizione una strega. Perché è di questo che il film ci parla, anticipandolo debitamente nei titoli di testa: delle tradizioni, dei riti, delle superstizioni ancor oggi resistenti nei paesi più abbandonati dell’Italia meridionale. Il film di Brunello Rondi mantiene ancora oggi un fascino enorme, anche se l’incomprensione e l’ostilità del pubblico resero impossibile al regista la prosecuzione della sua ricerca cinematografica.
Appuntamento martedì 23 maggio alle ore 17:30 nella sala Tommaso Fazello del Museo Archeologico “Pietro Griffo”. Ingresso libero.