Un vincolo che era stato cassato nel 1971 grazie ad un decreto ministeriale. Dopo le richieste di chiarimento da parte del Comune e della Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento, la vicenda si è risolta anche grazie ad alcuni concessionari di tombe edilizie che avevano più volte sollevato la questione, evidenziando l’errore.