Il medesimo, alle ore 01.20 del 15 agosto 2017, a San Leone, all’interno di un noto locale pubblico, dove svolgeva funzioni di security, minacciava ed aggrediva un militare dell’arma, come forma di ritorsione per pregresse attività di servizio svolte dal carabiniere, durante le quali era stato segnalato il fratello dell’aggressore, poiché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Al militare, prontamente soccorso, venivano procurate dal denunciato “ferite da trauma contusivo”, giudicate guaribili in sette giorni. Quest’ultimo dopo essersi precipitosamente allontanato dal locale per tentare di sottrarsi all’identificazione ed essersi cambiato indumenti veniva poi rintracciato presso l’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, intento a farsi refertare.
Il prevenuto che per portare a termine il suo piano criminoso, indossando la maglietta della security, aveva condotto con l’inganno il militare in una zona defilata del locale pubblico, con la scusa di dovergli parlare, dopo l’aggressione prima di fuggire aveva inoltre minacciato di morte il carabiniere intimandogli di non riferire nulla di quanto accaduto.
Sono in corso altresì ulteriori accertamenti intesi a verificare le modalità di intervento del rimanente personale della security della discoteca che potrebbe aver favorito la fuga del violento sottraendolo all’identificazione. Si procederà comunque alla richiesta di chiusura temporanea del locale pubblico.
“Occorre sottolineare – si legge in una nota dei Carabinieri – che la gravità dell’episodio nel corso del quale un carabiniere è stato aggredito a causa della sua attività di servizio avrebbe probabilmente richiesto nell’immediatezza l’applicazione di misure più adeguate”.