Aeroporto Valle dei Templi, gli architetti: cosa impedisce all’ENAC di rilasciare il proprio parere?
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«Sono passati più di duecento giorni dalla data in cui il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha trasmesso all’ENAC gli studi integrativi richiesti dallo stesso Ente nazionale per l’Aviazione civile, per il rilascio del proprio parere sulla realizzazione dello scalo aeroportuale nella Piana di Licata: perché questo notevole ritardo?».
Con queste parole il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola, manifesta le proprie perplessità per il prolungato ritardo di quel “via libera” dell’ENAC che aprirebbe le porte all’inserimento dello scalo agrigentino nel piano nazionale degli aeroporti, attualmente all’esame del Governo, come ha recentemente dichiarato il ministro Salvini.
«Continuiamo a ribadire – afferma La Mendola – l’opportunità di concentrare, dal punto di vista amministrativo, le attività aeroportuali della Sicilia in due poli, come auspicato dal Piano nazionale degli aeroporti. In tal modo lo scalo agrigentino, così come quello di Birgi, potrebbe alimentare il polo occidentale dell’Isola che, dal punto di vista amministrativo, farebbe capo a Punta Raisi. Analogamente, lo scalo di Comiso potrebbe essere aggregato al polo orientale, facente capo a Fontanarossa. Ciò supererebbe eventuali concorrenze territoriali, consentendo peraltro una notevole riduzione dei costi di gestione e una più attenta e organica pianificazione dei voli in relazione alle esigenze del territorio siciliano. Per raggiungere l’obiettivo – conclude La Mendola – confermiamo ancora una volta di essere pronti a offrire il nostro sostegno e la nostra collaborazione al Libero Consorzio, alla Regione, al Comitato civico promotore dello scalo, alla Rete delle Professioni Tecniche, ai sindaci e ai parlamentari che, a prescindere dai colori politici, siano impegnati a promuovere la concreta realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo socioeconomico non solo della Città dei templi, ma dell’intera Sicilia centro-meridionale».
RICORDIAMO LA TABELLA DI MARCIA INDICATA DAGLI ARCHITETTI, ANCORA FERMA AL PARERE DELL’ENAC: La posa della prima pietra dopo cinque anni dall’inserimento dello Scalo nel Piano nazionale degli aeroporti
Ø Rilascio del parere positivo dell’ENAC
Ø Inserimento dello scalo nel Piano nazionale degli aeroporti;
Ø Affidamento, a professionisti esperti, del progetto di fattibilità tecnica ed economica (da non confondere con il preliminare studio di fattibilità costi-benefici redatto dalla KPMG)
Ø Acquisizione dei pareri di rito sul progetto di fattibilità tecnica ed economica
Ø Redazione, verifica e validazione del progetto esecutivo e successivo appalto dei lavori o, in alternativa, vista la natura delle opere da realizzare: affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori
Per lo svolgimento delle attività sopra elencate, e per la successiva posa della prima pietra, si stima un tempo di circa 5 anni dall’avvenuto inserimento dello scalo nel Piano nazionale degli aeroporti e dal contestuale stanziamento delle risorse economiche necessarie per la realizzazione dell’infrastruttura.