Aeroporto ad Agrigento, Carmina M5S: “con la sottoscrizione delle quote azionarie del capitale della Società e la creazione di un soggetto giuridico di riferimento assume concretezza il percorso”
L’On. Ida Carmina del M5S commenta positivamente gli ultimi sviluppi sulla realizzazione dell’aeroporto nell’area sud-occidentale della Sicilia che dovrebbe coprire in primis i 43 comuni dell’agrigentino, ma il cui interesse coinvolge tutta la Sicilia Centro Meridionale, ingiustamente isolata e discriminata. “Finalmente dalle infinità di discussioni, tavole rotonde, ipotesi, si passa alla concretezza. Dopo la bocciatura del mio Odg sull’aeroporto di Agrigento da parte del Governo Meloni a maggio, avevo detto che avrei continuato la battaglia e così è e sarà.
Il 30 settembre ha segnato uno spartiacque importante con la sottoscrizione delle azioni della Spa da parte degli azionisti per la costituzione della società aeroporto Valle dei Templi, un passaggio importante per iniziare un percorso vero per realizzare questa infrastruttura, suffragato da numeri pingui che dimostrano quanto gli agrigentini non possono aspettare più inutili divisioni ideologiche. Per la prima volta la base della società’ tutta, imprenditori, stakeholders, professionisti e privati cittadini, hanno risposto in modo positivo e compatto. E’ la premessa necessaria perché i cittadini del territorio di Agrigento, l’isola nell’isola, finalmente possano finalmente dotarsi di un aeroporto che restituisca pieni diritti di cittadinanza, recuperando la discriminazione infrastrutturale ingiusta che affligge il territorio, e che potrà’ essere sicuro volano a livello economico, turistico e sociale ed occasione di vero riscatto per tutto il contesto della Sicilia centro -meridionale.
Ribadisco che questa opera rappresenta un punto di svolta e che continuerò questa battaglia assieme ai colleghi parlamentari, a tutte le altre Istituzioni locali, provinciali e regionali e la società civile, tutti impegnati e protagonisti di un cambiamento epocale senza barriere, pregiudizi e bandiere politiche”.