In una sala gremita, operatori della sanità, studenti in Medicina e Professioni sanitarie e personale “laico” si sono confrontati dirigenti medici, psicologi ed infermieri per fornire la conoscenza più attuale sulla prevenzione e sulla valutazione del trattamento delle lesioni da pressione. La prevenzione delle Ldp, è stato sottolineato nel corso degli interventi, deve essere considerata una priorità assistenziale di un’organizzazione sanitaria e del personale addetto all’assistenza, che necessita dell’implementazione di strategie proattive e di protocolli standard. La carenza di misure inadeguate o insufficienti rappresenta un indicatore di scarsa qualità assistenziale.
Il corso, organizzato dall’Associazione Italiana Ulcere Cutanee (AIUC), è stato aperto dai saluti del Commissario straordinario dell’ex Provincia, Alberto di Pisa. Gli argomenti trattati hanno riguardato i meccanismi che sono alla base del processo di riparazione tissutale, alla valutazione dei fattori di rischio fino alla descrizione dei più moderni e attuali mezzi di trattamento che vanno dalla scelta delle medicazioni avanzate, compresa la Vac therapy, sino alla selezione delle superfici di supporto, al fine di migliorare la conoscenza del Caregivers.
Al corso, coordinato sotto il profilo informatico da Salvatore Di Falco, hanno dato il loro contributo l’assessore alla Sanità del Comune di Agrigento, Gelando Riolo, l’infermiere U.O.C. Chirurgia Generale dell’A.O. “San Giovanni di Dio”, Calogero Volpe, la U.O.C. Lunga Degenza post acuzie – prevenzione e cura delle L.D. in pazienti ad alta complessità del “San Giovanni di Dio”, Alessandra La Lumia, il vice presidente dell’Associazione Italiana Ulcere Cutanee e tutor del master all’UniCT, Sebastiano Grasso, la psicologa e psicoterapeuta U.O.S.D. MICI dell’A.O. Ospedali riuniti “Villa Sofia – Cervello” di Palermo, Maria Grazia Mortillaro e il membro del Consiglio Nazionale AIUC, Francesco Rapisarda. Infine, ha voluto offrire una testimonianza il responsabile dell’Università Niccolò Cusano di Agrigento, Giuseppe Arnone.
Luigi Mula