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Ad Agrigento il “1° Ecoforum Provinciale su Rifiuti ed Economia Circolare”

L’iniziativa è organizzata nell’ambito di “Sicilia Munnizza Free”, campagna nazionale messa in campo da Legambiente in collaborazione con il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e con il patrocinio della Regione Siciliana per accompagnare con attività di formazione, informazione, comunicazione e sensibilizzazione il passaggio obbligato dall’annosa fase emergenziale alla cosiddetta gestione integrata dei rifiuti e quindi dal massiccio e costoso smaltimento in discarica al virtuoso e produttivo sistema della raccolta differenziata, del recupero e del riciclo, l’unico in grado di trasformare il rifiuto da problema in risorsa.

Con questo progetto Legambiente si propone di fatto di replicare in Sicilia quanto già successo in Campania a seguito dell’esplosione dell’emergenza rifiuti divenuta nota anche sulla ribalta mediatica internazionale e che però oggi, a distanza di 15 anni, rimane sullo sfondo come un brutto ricordo in quanto in quella regione oggi si può raccontare di un ciclo dei rifiuti migliore, fondato su alte percentuali di raccolta differenziata in tanti comuni, anche di grandi dimensioni. E tutto questo grazie anche al grande lavoro di sensibilizzazione condotto negli anni da Legambiente.

L’Ecoforum di Agrigento – come già avvenuto a Messina lo scorso 20 aprile e come avverrà negli altri capoluoghi siciliani nei mesi a venire – costituirà di fatto occasione di incontro, di confronto e di approfondimento sul tema della gestione sostenibile dei rifiuti e vedrà in tal senso anche la premiazione di quei comuni delle provincia di Agrigento che nell’ultimo anno hanno fatto registrare una significativa crescita del dato relativo alla raccolta differenziata. Ma l’iniziativa proverà ad andare anche oltre le questioni legate ai ritardi delle decisioni amministrative ed alle carenze dell’impiantistica a supporto del riciclo e lo farà con un focus interamente dedicato all’Economia Circolare in cui protagoniste saranno alcune tra le migliori esperienze siciliane di questo settore.

Nutrito il programma dei lavori che prenderanno avvio alle ore 9:00 e che si articoleranno in due sessioni, una tavola rotonda e – come detto – la premiazione dei cosiddetti Comuni Ricicloni, vale a dire quelli che nell’ultimo anno si sono attestati sopra il 65%, e la consegna delle menzioni ai Comuni che viaggiano su medie comprese tra il 50 ed il 65% di raccolta differenziata.

Tra gli interventi programmati, tutti comunque di spessore, vanno segnalati quelli di Salvo Cocina, Dirigente Generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana, e quello di Paolo Contò, Direttore generale del Consiglio di Bacino del Consorzio Priula, vera eccellenza non solo italiana ma anche europea, che relazionerà a proposito dell’esperienza virtuosa di raccolta domiciliare e di tariffazione puntuale nella provincia di Treviso.
“Abbiamo più di un motivo valido – afferma Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia – per ritenere che solo dal confronto dei nostri amministratori e dei nostri cittadini con le migliori realtà del nostro Paese in tema di gestione integrata dei rifiuti si possono ottenere risposte utili a superare le criticità del momento attuale. Allo stesso tempo riteniamo che questo confronto potrà risultare utile per stemperare tutte le polemiche e per smentire le tante verità di comodo messe in giro ad arte da chi proprio non vuole rassegnarsi ad accettare che un’epoca, vale a dire quella delle assunzioni senza numero né misura di addetti da impiegare a vario titolo nel settore rifiuti, si è definitivamente chiusa e che è invece adesso venuto il tempo di costruire in questo settore un sistema che miri allo sviluppo economico vero, quello che crea ricchezza e posti di lavoro senza dissanguare le casse dei comuni e, per conseguenza, le tasche dei cittadini. Auspichiamo pertanto che questo primo Ecoforum sia molto partecipato non solo dagli addetti ai lavori ma, visto l’interesse a l’attenzione che sui nostri territori si è giocoforza prodotta a seguito dell’avvio della raccolta porta-a-porta dei rifiuti, anche da tanta gente comune”,

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