“Finalmente l’Assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone sta iniziando a monitorare le strade dell’agrigentino dopo circa 6 mesi, il fatto è positivo ma non basta. Sappiamo che il tavolo tecnico sulla Palermo-Agrigento la ss. 189 e il tratto che deve ancora essere ammodernato la ss.621 da Bolognetta al Bivio Manganaro dovrebbe ripartire nel tratto tra Vicari e Mezzojuso per questo ci aspettiamo un deciso cambio di passo.
Sia Musumeci sia Falcone hanno promesso la mano dura su eventuali altri ritardi tra Anas, Cmc e ulteriori ritardi, non è possibile che il cantiere dei mille giorni, un semplice ammodernamento di 34 km, viaggi con più di 2 anni e mezzo di ritardo e con semafori e interruzioni che hanno fatto crollare l’economia e la normale viabilità di 3 province.
Vogliamo sperare che Falcone sia consequenziale e si proceda speditamente alla ripresa dei lavori e alla definitiva conclusione, i territori e i cittadini non possono più aspettare, siamo allo stremo economico e sociale.
Alla stessa stregua la Uil agrigentina, invita lo stesso Assessore al ramo per un sopralluogo in tempi rapidi sulla situazione del raddoppio della ss.640, a quella semplicemente pietosa in cui versa la ss.115 e le problematiche che affliggono il Petrusa e il Morandi, il primo si prevede che sarà pronto a fine 2019, per il secondo la situazione è difficilissima perché c’è il serio rischio che se non partono i lavori entro fine anno, neanche nel 2021 riaprirà il viadotto strategico per i collegamenti tra Agrigento e Porto Empedocle, oggi si transita su una strada la Fondacazzo costruita negli anni ‘ 70 e oggi non a norma per il flusso viario. Per non parlare del monitoraggio delle strade provinciali ancora indietro con la manutenzione ordinaria e straordinaria delle principali strade di accesso alle nostre comunità, Casteltermini in primis in quanto vive un dramma nel dramma, due strade su tre chiuse.
Per tutto ciò chiediamo all’Assessore Falcone sensibile al problema un’azione incisiva e rapida alle problematiche, perché i disagi per i cittadini e l’incertezza dei lavoratori hanno raggiunto contorni a dir poco drammatici.”