“Questo per colpa di qualche imprenditore dissennato – scrive Mareamico – che, invece di trasportare queste acque inquinanti presso un depuratore attrezzato o spanderle su un terreno di sua proprietà, li scarica nei torrenti“.
Un fenomeno non nuovo nella provincia di Agrigento dopo che negli anni numerose sono state le denunce da parte dei Carabinieri e della Polizia Provinciale che hanno scoperto frantoi dediti a questo tipo di attività.
Come si ricorderà, anni addietro anche la troupe televisive de “Le Iene” era intervenuta sul “caso” delle acque di vegetazione sversate abusivamente in canali o zone non autorizzate.