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Politica

Acqua pubblica, domani ne discute il Consiglio Comunale di Agrigento: intervento di Carlisi (M5S)

marcella carlisiIl Consigliere comunale del “Movimento 5 stelle” Marcella Carlisi, interviene in riferimento alla prossima seduta del Consiglio comunale che si terrà domani mercoledì 18 novembre e che vedrà lo stesso Civico consesso, impegnato nella votazione di una delibera in merito alla gestione del servizio idrico.

“Domani pomeriggio il Consiglio comunale dovrà deliberare in merito alla legge regionale 19/2015, così come hanno fatto tutti gli altri comuni dell’ex ATO AG9.
Qualche Consigliere dice che non si arriva così all’acqua pubblica, richiesta dai cittadini stufi di vessazioni e alte bollette. Ci aspettiamo, quindi, che questi Consiglieri non votino nessuna delle due delibere. Per coerenza dovrebbero astenersi dalla votazione, soprattutto, della delibera della maggioranza, se non vogliono “prendere in giro la gente” (per riprendere parole loro).

Ci sono 26 Comuni che stanno deliberando unitamente, tutti con la stessa proposta, tutti con le stesse parole stabilite dall’assemblea dei sindaci. La maggioranza del Consiglio invece ne ha trovate altre di parole. Magari avesse riproposto la delibera di giunta! Hanno presentato una proposta di delibera che impone, di fatto, la volontà di restare con il gestore idrico, praticamente da soli.

Perché se gli altri Comuni riusciranno a mettersi d’accordo, resteremo da soli a sostenere quella che doveva essere un’economia di scala, progettata e controllata dall’ATO, ormai in liquidazione. Se non ha funzionato con 27 Comuni, come potrà reggersi su uno solo?
Agrigento deve allinearsi con gli altri Comuni. Da soli non si va da nessuna parte.

Sarà difficile (o impossibile per tutti) provare a gestire l’acqua “in house”, in forma associata con altri Comuni, soprattutto per un Sindaco che mira ad esternalizzare ogni servizio, trattenendo su di sé la sola carica di Presidente della Fondazione Pirandello. Pare che gli sia congeniale solo “fare teatro!”.

La nostra Città diventerà un gruppo di imprese: un amministratore delegato prenderà il posto del Sindaco e un ben pagato consiglio di amministrazione deciderà le sorti della Città, estromettendo da ogni decisione il Consiglio Comunale. Per l’odierno Consiglio comunale e per la città cambierebbe ben poco”.