L’uomo era stato accusato di essere il proprietario di un fucile a canne mozze ritrovato in un casotto di proprietà dello zio ma in uso al 40enne. Il licatese si sarebbe sempre difeso asserendo che il casolare era aperto e vi sarebbe potuto accedere chiunque. Nonostante i due anno e due mesi di reclusione chiesti dal pubblico ministero, il giudice monocratico ha assolto il 40enne.
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