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Accusato di maltrattamenti, resistenza e spaccio: chiesti sei anni di reclusione per 25enne

Sei anni di reclusione. E’ questa la richiesta avanzata dal pubblico ministero nei confronti di un venticinquenne originario della Guinea, ma da tempo residente ad Agrigento. L’uomo è accusato di maltrattamenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, lesioni personali e spaccio di droga.

L’aggressione alla compagna e ai carabinieri

La vicenda, attualmente in aula per il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, ha avuto origine il 3 febbraio dello scorso anno, quando il giovane è stato arrestato dopo aver aggredito la moglie in via Callicratide. La violenza non si è fermata lì: alla vista dei carabinieri, l’uomo ha reagito con furia, cercando di sottrarsi all’arresto con forza e causando lievi lesioni ai militari intervenuti in difesa della donna.

Violenze domestiche e minacce di morte

Dopo l’episodio, la donna ha sporto denuncia, raccontando di essere vittima di continui maltrattamenti dettati dalla gelosia e dall’abuso di alcol e droga. Secondo la denuncia, la donna sarebbe stata persino sequestrata in casa, chiusa a chiave e costretta a non uscire. L’aggressione di febbraio, culminata con calci e pugni, sarebbe avvenuta dopo che la vittima era riuscita a fuggire.

Accuse di spaccio di droga

Oltre alle violenze domestiche, il giovane è finito sotto processo anche per spaccio di marijuana e hashish. L’inchiesta ha rivelato una rete di contatti attraverso l’analisi del suo cellulare: interrogando le persone con cui si era scambiato messaggi o telefonate, i carabinieri hanno raccolto conferme dirette sulle sue attività di spaccio.

Processo in corso

Dopo la requisitoria del pubblico ministero, è intervenuta l’avvocata di parte civile, che si è associata alla richiesta di condanna. La difesa esporrà la sua arringa il prossimo 12 maggio.