A San Leone liberazione di una tartaruga marina per il “Tarta-Day”
Si svolgerà oggi, domenica 6 agosto, a San Leone la terza edizione del Tarta-Day, dedicato alla Tartaruga marina Caretta caretta, giornata che si svolge in tutte le regioni ove operano i Centri di recupero specializzati nella cura e nel recupero delle tartarughe marine.
La giornata di oggi, dedicata alla conservazione della biodiversità marina, è organizzata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento nell’ambito delle attività previste a livello nazionale dal progetto UE LIFE+ “Tartalife – Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale” (LIFE12 NAT/IT/000937), ente capofila il CNR-ISMAR, che ha tra i suoi partner anche il Libero Consorzio Comunale.
L’evento si svolgerà a San Leone nella spiaggia antistante l’ex quinta traversa del viale delle Dune (altezza bar Albachiara), e prevede, a partire dalle ore 9.45, attività di animazione ed educazione ambientale per i ragazzi, previste dal programma Tartaworld e condotte dagli animatori selezionati dal Libero Consorzio. Alle ore 11.30 invece sarà liberato un esemplare di Caretta caretta curato nel Centro di recupero della fauna selvatica di Cattolica Eraclea dal dr. Calogero Lentini, responsabile del Centro. Un esemplare con una storia particolare, recuperato in fin di vita da alcuni diportisti nelle acque antistanti San Leone con gravi ferite al piastrone, che si disperava di poter salvare e che invece, grazie alla professionalità del dr. Lentini e degli operatori del Centro sarà possibile restituire alla vita in mare. Alla liberazione saranno presenti anche funzionari del Settore Ambiente del Libero Consorzio Comunale e della Ripartizione faunistico venatoria di Agrigento, che ha autorizzato il rilascio.
L’obiettivo del Tarta-Day è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle gravi minacce che incombono sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina. Si stanno rivelando determinanti, in questo contesto, le varie azioni del progetto “Tartalife”, grazie alle attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione sui pericoli per la specie, legati soprattutto alla pesca professionale, e alle sperimentazioni con l’introduzione di nuove tecniche di pesca in grado di limitare fortemente le catture con reti e palamiti.