La stagione degli incendi è sempre più lunga, gli effetti sempre più distruttivi e più complessa la gestione del post-incendio, anche aggravato dai cambiamenti climatici, che imporrebbero un radicale cambio di approccio e strategie.
Osserviamo, invece, come la situazione in Sicilia non sia sostanzialmente mutata restando grave e pericolosa mentre le risposte di cui avevamo bisogno, da parte dei soggetti preposti, tardano ancora ad arrivare e produrre un cambiamento.
Un esempio è quello dei catasti comunali dei soprassuoli percorsi dal fuoco, uno strumento che pare percepito a mero livello burocratico limitandone di molto l’utilità: vigilanza carente delle attività in aree percorse dal fuoco, centinaia di comuni inadempienti, mancanza di informazioni pubbliche sui commissariamenti fatti dalla Regione e il lavoro svolto dai commissari.
“La mostra itinerante “Sicilia Messa a Fuoco” – dichiara Vanessa Rosano, direttrice di Legambiente Sicilia – racconta alcune delle storie delle persone che hanno vissuto e reagito ai gravi avvenimenti dell’estate 2023 dando protagonismo alla popolazione che non si arrende nel vedere ogni anno la propria terra bruciare ma si organizza per documentare, denunciare e difendere il patrimonio naturale, produttivo e umano”.
Dopo le tappe di Messina, Polizzi Generosa e San Martino delle Scale l’11 settembre la mostra verrà inaugurata presso la Biblioteca comunale di Ravanusa, in collaborazione con l’amministrazione locale.
Opening ore 18:00 con visita guidata e aperitivo offerto.
La mostra si potrà visitare tutti i giorni fino al 16 settembre dalle 8:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Lunedì 16 settembre sarà visitabile fino alle ore 13:00.
La mostra, a cura di Legambiente Sicilia, rientra nelle azioni di sensibilizzazione previste dal progetto Green Community Hub, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU in collaborazione con Per Esempio Onlus e Libera Palermo, rispettivamente capofila e partner del progetto.