“Chi fa impresa produce lavoro, occupazione, ricchezza e benessere. Si corre il rischio di innescare una vera e propria bomba sociale”. CNA Licata lancia un appello al Consiglio comunale, chiamato nella seduta di questa sera ad esaminare la delibera approvata dalla Giunta, con annesso regolamento, per sostenere il contrasto dell’evasione fiscale. “Per sgombrare il campo da ogni possibile equivoco o facile strumentalizzazione ribadiamo subito che i tributi vanno assolutamente pagati – affermano i vertici della Confederazione – ma detto questo, con altrettanta fermezza e convinzione diciamo che il recupero dei crediti non può e non deve rappresentare una sorta di autentico tsunami per l’economia del nostro territorio. Il pericolo concreto, se dovesse essere approvato il regolamento proposto dall’amministrazione Balsamo che prevede, concedendo un lasso di tempo molto esiguo, prima la sospensione e poi la revoca delle licenze in caso di mancata regolarizzazione della posizione, sarebbe quello di sancire la sonora chiusura delle aziende debitrici e di compromettere inevitabilmente anche le entrate nelle casse comunali. Se l’obiettivo, come riteniamo, sia quello di mettere i conti dell’Ente in ordine, anche attraverso il pagamento dei tributi da parte delle attività, – prosegue CNA Licata – allora crediamo che in Aula stasera vada seguita altra linea, fermo restando che sia auspicabile il rinvio del punto all’ordine del giorno in modo da attivare subito un Tavolo tecnico di confronto con il coinvolgimento delle Associazioni datoriali nella stesura del regolamento. E comunque noi invochiamo, tra le altre cose, tempi più lunghi per mettersi in regola rispetto ai 15 giorni attualmente proposti e un piano di rateizzazione più ampio rispetto alle 3 rate prospettate. Fermo restando che avremmo gradito essere convolti in fase di costruzione del regolamento, come CNA abbiamo predisposto delle modifiche che prevedono anche una ragionevole modalità di pagamento dilazionato, scaglionato in funzione dell’importo dovuto con un minimo di 10 rate e un massimo di 72 rate. In questo modo le aziende, essendo messe nelle condizioni di potere saldare il proprio debito, potranno pagare e quindi continuare a svolgere regolarmente e serenamente le attività, e il Comune, dal canto suo, potrà recuperare legittimamente il credito tributario maturato. Prevalga dunque il buon senso e la responsabilità istituzionale. Ci rivolgiamo a tutti i gruppi presenti in Aula e in particolare modo ai partiti di governo del centro destra che rischiano – concludono i vertici locali della CNA – di avviare a Licata un percorso amministrativo non perfettamente in linea con lo spirito e gli obiettivi politici dei leader nazionali di riferimento”.