Inchiesta “Alta Tensione”, nessuna richiesta di patteggiamento?
La decisione spetterà al gup del Tribunale di Agrigento che dovrà decidere se disporre il rinvio a giudizio o il non luogo a procedere per i venti imputati dell’inchiesta denominata “Alta Tensione” che ipotizza un giro di truffe di energia elettrica nell’agrigentino grazie anche alla complicità di alcuni verificatori Enel.In aula nessuna richiesta di patteggiamento sembrerebbe ancora essere stata chiesta, così come invece preannunciato precedentemente.
Come si ricorderà, furono i Carabinieri a scoprire un sistema collaudato, quello degli allacci abusivi, attraverso il cosiddetto “sorcio” o il semplice magnete che serviva a “rallentare” o a bypassare il contatore per l’esatta verifica del consumo energetico. In particolare, l’indagine era scaturita da una denuncia di un commerciante per una possibile tentata estorsione, che ha poi permesso ai militari dell’Arma di scoprire un vero “mondo sommerso” nell’ambito dei furti di energia elettrica in provincia di Agrigento. Enel, come era stato più volte sottolineato dai militari dell’Arma dei Carabinieri, è parte lesa di un sistema di presunti raggiri.