Uil Agrigento: “La bocciatura del Def e la crisi del governo Musumeci, un segnale negativo per lavoratori, disoccupati e sviluppo economico”
La Uil di Agrigento interviene con il Segretario Generale Gero Acquisto, dopo la bocciatura del Def e la proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio fino al 30 aprile, in un’assemblea regionale che è diventata un campo di battaglia dove emergono solo personalismi e poca concretezza per definire le emergenze sociali, lavorative ed economiche dei siciliani.
“Purtroppo è inutile girarci attorno, appare chiaro che la luna di miele tra il Governatore Musumeci e i siciliani non è neanche iniziata, sarà anche perché questo Governo non ha potuto contare su una maggioranza solida, ma cominciano a vedersi tutte le crepe e a riverberarsi negativamente l’azione di governo, che tra uscite o dimissioni di assessori non ha trovato una linea chiara su come intervenire alle emergenze quotidiane.
Dobbiamo constatare che anche l’atteggiamento del Governatore Musumeci nei confronti del sindacato, dopo una prima fase di speranze e buoni propositi, si sta sfaldando, perché lo stesso non ha una linea chiara e un percorso di governo che portino delle riforme vere e produttive.
Prova ne sia la bocciatura del Def, dove c’era una accozzaglia di norme senza avere certezza della riuscita delle operazioni da realizzare.
E’ chiaro che su temi importanti come i forestali, il futuro dei lavoratori stagionali dell’Esa (prima di sopprimere l’ente) e la riforma dell’Iacp (con un’agenzia unica regionale), il problema deve essere discusso e concertato con i sindacati.
La formazione professionale, con la pubblicazione e la ripartenza del catalogo a sportello da 110 milioni di euro, come l’accelerazione della spesa sui fondi del PO-Fers 2014/2020, devono passare soprattutto da una intermediazione con le parti sociali. Non si può governare con effetti annunci di cui non si conoscono bene i percorsi e le conseguenze per comparti, enti e lavoratori. Per questo il sindacato è già mobilitato per dare una sterzata a un governo regionale che finora si è caratterizzato solo per scontri e polemiche tra prime donne, ma non ha saputo coesistere e lavorare con collegialità e dovizia. Tanto detto, Musumeci deve ammettere che i primi 100 giorni di governo non hanno lasciato alcuna traccia e deve cambiare atteggiamento e coinvolgere chi fuori dal palazzo conosce a fondo i problemi e le emergenze economiche e può intervenire per aggiustare una barca senza rotta.”