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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Operazione “Triade” dei Carabinieri, furti di mezzi da cantiere in Sicilia: agli arresti anche due agrigentini

carabinieriAnche due agrigentini coinvolti nell’operazione denominata “Triade” condotta dai militari dell’Arma dei Carabinieri della compagnia di Cefalù su un presunto giro di furti ai danni di imprenditori edili siciliani procurando un danno stimato in circa mezzo milione di euro.

Dalle prime ore dell’alba i Carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta di quella Procura della Repubblica a seguito di un’articolata attività investigativa, nei confronti di nove soggetti ritenuti responsabili dei reati di furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio, commessi in diverse località della Sicilia a partire dal 2015.

Fra questi anche due agrigentini, Luca Coniglio di 38 anni e Carmelo Gambacorta di 64 anni, rispettivamente di Canicattì e Camastra. Secondo gli investigatori, i due avrebbero fatto parte di una banda dedita al furto, in diverse località della Sicilia, di mezzi d’opera, autocarri e veicoli da cantiere all’interno di depositi e magazzini edili ubicati, soprattutto, lungo la fascia costiera tra i Comuni di Cefalù e Campofelice di Roccella. Sin dalle prime indagini, i carabinieri hanno accertato come tutti i furti avessero lo stesso “modus operandi” e fossero, pertanto, riconducibili ad un’unica banda organizzata che operava secondo una precisa suddivisione di compiti.

In particolare, secondo i Carabinieri, Coniglio, insieme ad un altro complice, avrebbe avuto il compito di rivendere sul mercato ad altre imprese, spesso ma non sempre ignare della provenienza furtiva, i beni rubati, mentre Gambacorta si sarebbe occupato dell’attività di riciclaggio dei proventi illeciti, attraverso la creazione di documentazioni e attestazioni false, come fatture e certificati di conformità.