Cgil Agrigento: “i valori ed il ricordo di Livatino sono infrangibili”
“Dopo i recenti fatti di Palermo dove è stata danneggiata una statua di Giovanni Falcone e alla vigilia del 25° Anniversario della strage di Via d’Amelio, la notizia del danneggiamento della stele commemorativa del Giudice Rosario Livatino ci indigna profondamente“.
Lo afferma il segretario generale della CGIL di Agrigento, Massimo Raso (in foto), che aggiunge:
“Come CGIL, nell’esprimere la nostra rabbia e la nostra indignazione, non possiamo che dire agli autori di questo miserabile gesto di non coltivare alcuna illusione, i valori ed il ricordo del Giudice Livatino, il suo martirio, il suo esempio di vita sono tutti scolpiti nell’animo di ogni persona onesta di questo Paese e sono infrangibili!
L’unico effetto che fatti come questo producono e solo quello di rafforzarci nella convinzione che la mafia va combattuta ogni giorno, che dobbiamo impegnarci con maggiore forza a radicare quei valori con l’esempio e con fatti concreti“.
“La lotta alla mafia – continua Raso –, fuori da ogni retorica e da ogni “antimafia di circostanza” che abbonda sempre nelle commemorazioni e negli anniversari, si deve nutrire della concretezza: occorre arrivare alla verità ed alla giustizia sui troppi “buchi neri” che costellano la storia di questo Paese; occorre proseguire l’impegno per restituire all’uso sociale i beni e le aziende confiscate alla mafia; occorre rafforzare i presidì di legalità e sicurezza; intensificare e trasmettere la certezza che la mafia non è invincibile e che – come diceva Falcone – come tutti i fatti umani avrà anche una fine“.