Robur Siena – Akragas: il sogno svanisce dagli undici metri
Si conclude con una sconfitta ai calci di rigore la finale per la conquista del titolo di campione d’Italia di serie D per i biancazzurri di mister Feola. All’Helvia Recina di Macerata, il “Gigante” non riesce ad avere la meglio sul quotato Robur Siena vedendo svanire il sogno tricolore a pochi metri dal traguardo.
Ma andiamo con ordine:
Il Robur Siena con la tradizionale maglia bianconera si presenta in campo con la seguente formazione: Fontanelli, Giovannelli, Varutti, Cason, Riva, Portanova, Rascaroli, Diomande, Crocetti, Zane e Titone.
L’Akragas in campo con la seconda maglia, risponde con: D’Alessandro, Bonaffini, Dentice, Baiocco, De Rossi, Maraucci, Tiscione, Trofo, Meloni, Arena e Catania.
Davanti a circa 600 spettatori (una cinquantina i tifosi arrivati dalla Sicilia) agli ordini del Signor Detta di Mantova, dopo l’esecuzione dell’inno nazionale si dà il via alle danze: è il Siena a partire subito forte, Daniele Portanova ex Genoa e Bologna, insacca al quarto minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo con la specialità della casa, un colpo di testa che non lascia scampo a D’Alessandro. Inizio choc per la squadra biancazzurra che accusa il colpo e non riesce a reagire.
I biancoazzurri rischiano più volte di subire il raddoppio ma Titone prima, e un miracolo di D’Alessandro su Crocetti poi, evitano il peggio. Il quarto d’ora da incubo per i ragazzi agrigentini trova il suo culmine al dodicesimo: sempre Daniele Portanova, infatti, trova il raddoppio con un tiro al volo che non lascia scampo all’incolpevole D’Alessandro sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Le assenze di Vindigni e Chiavaro sembrano pesare molto sulla retroguardia biancazzurra soprattutto nei corner, pertanto dopo quindici minuti di gioco il risultato a Macerata è: Robur Siena 2 Akragas 0.
Arriva al quindicesimo la prima occasione da rete per i siciliani con Davide Baiocco ma Fontanelli compie un vero e proprio miracolo respingendo la conclusione del centrocampista biancazzurro. Il Siena si dimostra avversario di spessore. Un Titone davvero sfuggente, sfiora il terzo goal al venticinquesimo su azione di ripartenza ma un recupero di De Rossi che chiude in corner salva la porta agrigentina. Il primo tempo scorre via velocemente senza altro da segnalare e senza recupero le due squadre tornano negli spogliatoi sul risultato di 2 a 0 per i bianconeri toscani.
Un’ Akragas davvero impalpabile quella vista nella prima frazione di gioco. Anche se dopo una partenza choc, gli uomini di Feola sembrano essere rientrati mentalmente nel match pur senza mai impensierire Fontanelli. Il Siena è sembrata una squadra di categoria superiore, ed onestamente, date le occasioni avute, il doppio vantaggio sembra addirittura andare stretto agli uomini di Morgia.
Il secondo tempo riparte con un’ Akragas più aggressivo. I biancoazzurri provano a giocarsi il tutto per tutto, cercando da subito la rete che riaprirebbe la partita. Al cinquantesimo è Beppe Meloni ad avere un’ottima occasione ma il suo pallonetto termina di poco a lato. Feola prova a giocarsi la carta Dezai Tresor, che al sessantesimo sostituisce Trofo. E’ sempre Meloni a cercare la via della rete al sessantaduesimo, ma la sua conclusione non impensierisce Fontanelli. Un’Akragas decisamente diversa quella che stiamo ammirando nella seconda frazione di gioco. I sforzi espressi dai biancazzurri meriterebbero di trovare il goal che riaprirebbe definitivamente il match. La seconda sostituzione di Feola arriva al settantesimo: entra Perrone esce Nicola Arena. Non una prestazione da ricordare oggi per il genio biancazzurro.
L’Akragas non si arrende e ci prova ancora con Tiscione all’ottantesimo, ma il colpo di testa del numero sette biancoazzurro termina di poco al lato. Gli uomini di Feola riescono nell’impresa al ottantaduesimo grazie ad un calcio di rigore trasformato da Beppe Meloni trovano la meritata rete che accorcia le distanze. Gli akragantini ci provano in ogni modo ed è Perrone al novantaduesimo a trovare la meritatissima rete del pareggio.
Grandissima reazione dei biancazzurri che dopo un primo tempo opaco, dominano il secondo e si giocano il tricolore ai calci di rigore. Dopo cinque minuti di recupero e dopo la sostituzione di Dentice con Savonarola l’arbitro decreta la fine di un match che al di là di come finirà, resterà nella memoria degli sportivi akragantini.
La lotteria degli undici metri viene inaugurata da Riva che insacca, lo stesso faranno, Catania, Russo, Titone, Meloni, Nocentini, Savonarola e Giovannelli, sarà di Bonaffini l’errore decisivo che consegna il titolo ai Toscani.
Una partita dalle mille emozioni, con un Akragas tutto cuore che riesce a sfiorare un impresa che al termine della prima frazione di gioco sembrava impensabile. Resta l’amaro in bocca quindi ai biancazzurri che non riescono a sfatare il tabù rigori fermandosi a pochi passi da un traguardo che forse i ragazzi di Feola avrebbero meritato. Quella che è terminata oggi è una della stagioni più esaltanti del calcio agrigentino.
Giuseppe Paradisi
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