Viabilità nell’agrigentino: finanziati sei progetti
In arrivo finanziamenti per alcune strade provinciali da tempo chiuse al transito.
Queste le novità scaturite dalla riunione tenuta al Dipartimento Regionale Infrastrutture e Mobilità tra i responsabili tecnici delle ex Province Regionali, tra cui l’ing. Michelangelo Di Carlo e l’ing. Filippo Napoli del Libero Consorzio di Agrigento, il Direttore del Dipartimento dr. Bellomo e il Direttore del Servizio 9 Infrastrutture Viarie ing. Falletta. La copertura finanziaria ammonta, per i progetti redatti dal Settore Infrastrutture Stradali, a 4.900.000 euro complessivi, e servirà a finanziare sei dei diciassette progetti che erano stati inoltrati alla Regione per riaprire al traffico altrettante strade.
La priorità è stata data alle seguenti strade, tutte interessate da precedenti ordinanze di chiusura al transito (tra parentesi gli importi del finanziamento):
– SP n.24 A Cammarata -Stazione Cammarata (1.100.000 euro);
– SP n. 34 Bivio Tamburello-Bivona (910.000 euro)
– SP n. 20 A Stazione Acquaviva-Casteltermini (980.000);
– SP n. 3B Favara-Bivio Crocca, SP n. 80 Baiata-Favara e NC n. 7 Esa-Chimento (350.000 euro);
– SP n. 2 Montaperto-Giardina Gallotti (260.000 euro);
– NC n. 3 Cottonaro-Lavanche (1.290.000 euro).
Per questi progetti (dai quali era stato stralciato in precedenza quello relativo alla ricostruzione del ponte sulla SP n. 37, i cui lavori sono già in una fase avanzata e sono stati finanziati dalla Protezione Civile) il Dipartimento Regionale ha assicurato l’emissione del decreto di finanziamento entro il mese di maggio 2017, in modo da avviare entro il più breve tempo possibile l’iter per le relative gare di appalto.
Gli altri undici progetti saranno invece finanziati con appositi decreti entro la fine del 2017, per un ammontare complessivo di circa 9.000.000,00 di euro.
Novità, dunque, di una certa importanza in un contesto che vede il Libero Consorzio di Agrigento molto attivo nella stesura di progetti finalizzati dal ripristino di una parte della viabilità di propria competenza, con fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria ridotti ormai al minimo storico per i continui tagli ai trasferimenti di Stato e Regione. Tagli che sinora hanno consentito solo interventi tampone, come la rimozione di smottamenti o rifacimento di porzioni di carreggiata, per garantire il transito degli automezzi.