Elezioni Agrigento, “Speciale Interviste”: la parola a Giuseppe Arnone
Mancano solo due giorni e i cittadini di Agrigento saranno chiamati al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale.
Agrigento, dopo la gestione commissariale e la politica fallimentare degli ultimi anni, è una città dalle grandi opportunità e dai mille problemi; i cittadini si aspettano dalla nuova amministrazione risposte immediate ai problemi della città dei Templi.
La redazione di Scrivo Libero ha voluto porre alcune domande ai sette candidati a sindaco. Queste alcune delle risposte del candidato Giuseppe Arnone.
1) Manca poco alla data delle elezioni, come giudica questa campagna elettorale?
Arnone: “Entusiasmante. La gente ha capito l’imbroglio. Ha capito perché Firetto scappa davanti ad ogni confronto elettorale. Ha capito in che misura Firetto abbia aggregato tutto il peggio della vecchia politica ed abbia nelle sue sette liste dagli uomini di Alfano, Di Mauro, Capodicasa, Crocetta, nonché quelli degli ex sindaci che hanno distrutto Agrigento, Aldo Piazza e Marco Zambuto. La gente ha capito tutto, aiutata da Firetto che ha candidato ben 12 consiglieri comunali implicati in gettonopoli. Ed anche oggi i cittadini hanno chiaro, quale sia il rapporto tra Firetto, l’Enel, e il rigassificatore. Mi preparo a sacrificare la mia vita e quella della mia famiglia per amministrare Agrigento, malgrado sia una città priva di risorse economiche con un comune al dissesto. Ma la gente intende fornirmi appunto grande entusiasmo ed energia per rimettere in piedi questa nostra collettività”;
2) Che cosa intende fare per attirare nuove attività produttive?
Arnone: “Sono l’unico che già nel 1999 ha avuto nazionalmente una autorevolezza tale da ottenere l’approvazione della nota legge che ha fatto avere al Comune decine di milioni di euro grazie alle sanatorie edilizie nelle aree B, C, D ed E del Gui – Mancini, risolvendo un problema importante per gli agrigentini e rimettendo in moto con le relative sanatorie edilizie il circuito economico appunto dell’edilizia”;
3) Che cosa vuole fare sulle tasse locali? Imu e altre?
Arnone: “Credo che il Comune di Agrigento sia ormai formalmente al predissesto. Per cui occorre immediatamente formalizzare questa situazione. Poi, inizierò una intensissima attività per recuperare i milioni di euro che sono stati evasi o rubati al Comune. Vi è un processo per associazione a delinquere a carico di chi dirigeva l’Urbanistica ponendo in essere imbrogli enormi. Va anche risanata tutta la situazione delle occupazioni delle aree pubbliche, anche lì vi sono molti soldi da incassare. Poi vi è la questione dei dirigenti comunali che hanno compensi troppo elevati e quella degli articolisti che al contrario sono alla fame. Andrò a rivedere tutte le grandi concessioni edilizie degli ultimi lustri: non va dimenticato che grazie alla battaglia mia e di Giovanni Miccichè (fu lui a segnalarmi questo imbroglio e mi sostenne con la sua tv), abbiamo incassato i cinque miliardi di oneri di urbanizzazione che l’imprenditore Scifo per 10 anni era riuscito a non pagare. E questo è solo un caso. Questi aspetti andranno sicuramente a inficiare sulle tasse locali, che vedranno una riduzione”;
4) Immigrazione: risorsa o business? Cosa intende fare se diventerà sindaco di Agrigento?
Arnone: “Sull’immigrazione mi batterò per fare abrogare tutte quelle grandi stronzate delle leggi Bossi – Fini, sono norme che tengono prigionieri gli immigrati che invece vogliono costruirsi un futuro lavorativo, esattamente come i nostri nonni e bisnonni che andavano in America o in Belgio in miniera. Mio nonno emigrò in Libia. Io stesso ho vissuto un periodo di emigrazione in Lombardia. Starò accanto al nostro Cardinale, don Franco contro il razzismo e le volgarità e le falsità di Matteo Salvini. Ovviamente impedirò che si realizzino follie, come quelle volute da una nota famiglia agrigentina a due passi dall’Istituto Magistrale e dal Viale della Vittoria, quali locali per gli immigrati nelle zone adibite a scuole superiori o frequentate dalle nostre giovani leve, in primo luogo ragazze. Ho impedito la speculazione della famiglia Patti accanto alla Banca d’Italia, e mi opporrò ad altre simili iniziative”;
5) Come intende affrontare il problema dei rifiuti?
Arnone: “Metterò mano subito all’appalto dei rifiuti che è stato aggiudicato proprio in queste ore: so bene cosa è riuscito a combinare la Iseda al Comune di Agrigento nei lustri passati, tutto sta scritto negli atti giudiziari del processo per mafia a Sodano”;
6) Gestione dell’acqua. Quale sarà il rapporto che avrà la Sua amministrazione con Girgenti Acque?
Arnone: “È ovvio che un Comune dissestato non può rilevare l’affidamento a Girgenti Acque: lo faremo se vi sarà una legge regionale che ci finanzia. Ma la Regione è ancora più dissestata del Comune di Agrigento. Aprirò invece una grandissima battaglia su quella che è la vera situazione di latrocinio che riguarda la vicenda idrica. A Milano l’ente che fornisce l’acqua al Comune vende l’acqua al Comune a soli 15 centesimi al metro cubo. In Sicilia, invece, Siciliacque, società gestita da ignoti francesi (dietro ai quali a mio parere si nascondono noti siciliani) vende l’acqua ai Comuni (e quindi a Girgenti Acque) a ben 72 centesimi al metro cubo, cioè ad un prezzo per cinque volte superiore. Mediamente in tutto il Nord Italia i Comuni o gli Ato pagano l’acqua a 15 o a 20 centesimi al metro cubo, in Sicilia ad un prezzo cinque volte superiore. Vi è da chiedersi perché nessuno dice questo. Siciliacque fa paura evidentemente a molti. Oppure ha fatto molti regali”;
7) Quale dovrà essere il ruolo del Comune di Agrigento nei confronti del Consorzio Universitario?
Arnone: “Per quanto riguarda il Consorzio Universitario, va gestito dagli agrigentini e dall’Università di Palermo. Basta follie come quella del maltese amico di Di Mauro chiamato a fare clientele e imbrogli al Consorzio Universitario. Io nominerò al Consiglio di Amministrazione un giovane che selezionerò con l’aiuto determinante della cittadinanza attiva di Agrigento Manifesta”;
8) Favorevole o contrario al rigassificatore? Che idea ha in merito?
Arnone: “Al rigassificatore sono contrarissimo. E denunzio con forza che Firetto si candida a sindaco di Agrigento col deliberato progetto di spianare la strada all’Enel e agli affaristi per quanto riguarda il rigassificatore. Non possiamo dimenticare che Firetto firmava le carte del rigassificatore e l’Enel firmava fior di parcelle alla moglie avvocato, nell’ordine di centinaia di migliaia di euro. Da avvocato dico che questa si chiama corruzione da me denunciata. E ancora, la Procura Antimafia di Palermo ha già mandato gli avvisi di garanzia ai dirigenti dell’Enel per favoreggiamento della mafia: lavoravano al rigassificatore imprese di cosa nostra”;
9) Caso “gettonopoli”. Da sindaco ha intenzione di proporre un tetto massimo per le sedute di Consiglio e Commissioni?
Arnone: “Per quanto riguarda i consiglieri comunali “gettonisti” troppi hanno dimenticato che questi fatti li ho denunziati io quando sono andato da Santoro ed è stata la mia denuncia da un lato a far dimezzare l’entità del gettone, da 110 euro a 50, e dall’altro a mandare a processo per reati contro il Comune il noto consigliere di Di Mauro, Giuseppe De Francisci. Voglio ricordare che Firetto ha ricandidato 12 “gettonisti” tra cui Marco Vullo, il recordman di questo fenomeno del gettonismo da commissioni fasulle. Marco Vullo è il candidato di Capodicasa e Zambuto”;
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