Accusata di truffa a “fedeli”: chiesta condanna a donna racalmutese
Con l’accusa di truffa, il pubblico ministero ha chiesto la condanna a due anni di reclusione per una 58enne di Racalmuto, legale rappresentante della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale.
Secondo l’accusa, la donna avrebbe raggirato i fedeli, approfittandosi della loro buona fede. Fedeli che avrebbero pagato la “decima” per farsi togliere il malocchio. Infatti, per i pm, i soldi sarebbero finiti nelle tasche della donna piuttosto che nelle casse della Chiesa.
L’inchiesta è scattata dopo la denuncia di due fedeli per l’ipotesi di truffa.