Agrigento, tariffa per la gestione dei rifiuti urbani. Vitellaro e Licata: “ridurre il costo del servizio”
I capigruppo consiliari di Agrigento dei movimento “Agrigento Rinasce” e “Agrigento Cambia”, Vincenzo Licata e Pietro Vitellaro, intervengono in merito alla tariffa per la copertura dei costi relativi ai servizi per la gestione dei rifiuti urbani.
“E’ innegabile e sotto gli occhi di tutti che le bollette recapitate a ciascun cittadino relativamente ad utenze domestiche hanno assunto proporzioni spropositate così come madornali appaiono le tariffe connesse alle utenze non domestiche che obbligano imprese, studi professionali e artigiani, per citarne solo alcuni, a dover fare enormi sforzi economici per poter pagare o obbligano le stesse categorie a dover “scegliere” la strada dell’evasione fiscale che si attesta a numeri prossimi al 40%.
Il tutto nasce da un costo del servizio significativamente elevato che, per buona parte, scaturisce da scelte effettuate nel passato quanto meno discutibili; si veda ad esempio il numero di addetti al servizio praticamente sempre in crescita nell’ultimo decennio.
Val la pena ricordare che quello che non entra nelle casse comunali dal pagamento delle bollette, e parliamo di circa sette milioni di euro all’anno, sta contribuendo in maniera determinante al dissesto delle casse dell’Ente.
Fatte queste doverose premesse, la strada da percorrere appare univoca. Nessuno ha la presunzione di ritenere che in poco tempo possa essere rivoluzionato quanto generato da effetti devastanti di politiche clientelari che hanno fatto della nostra regione una delle più sottosviluppate, ma indubbiamente è necessario procedere con una inversione di rotta, con un cambiamento dello stato delle cose. E questo a tutela di ciascun cittadino, di ciascun contribuente che oggi, lo si ribadisce, è martoriato da bollette dagli importi smisurati.
Bisogna intanto procedere con una riduzione del costo del servizio al fine di contenere gli importi della bollettazione e di conseguenza assicurare maggiori introiti nelle casse comunali intervenendo sulla voce che risulta essere la più incisiva sul costo totale ovvero quella legata al costo del personale strettamente legato al numero di unità che, oggi, appare ancora troppo elevato, non raffrontabile con quello di altre realtà, anche limitrofe, che con un numero significativamente inferiore di unità rispetto al nostro riescono a garantire un servizio pienamente efficiente.
Tale scelta non deve essere superficialmente interpretata come un percorso tendente al licenziamento dei lavoratori ritenuti in esubero, che andrebbero indubbiamente tutelati. Per loro è infatti possibile procedere con una ridistribuzione nell’ambito degli altri comuni consorziati che con un concreto interessamento garantirebbero i livelli occupazionali. Sbagliato risulterebbe anche equivocare su un inferiore numero di unità che non garantirebbero efficienza al servizio. Concreti esempi di comuni viciniori lo dimostrano senza dubbio alcuno.
Congiuntamente ad una attenta lotta all’evasione ed all’elusione fiscale, occorre procedere inoltre con un potenziamento della raccolta differenziata, che finalmente dopo decenni di attese, l’attuale Amministrazione è riuscita ad avviare. Necessita indubbiamente estendere il raggio d’azione, interessando oltre l’attuale frazione di Fontanelle, l’intero territorio comunale. Ciò consentirebbe riduzione dei costi dell’ordine di qualche milione di euro“.