Elezioni Agrigento, escono dalla finestra per rientrare dalla porta: quello che gli agrigentini devono ricordare
Il 31 maggio e l’1 giugno si voterà per il nuovo Sindaco di Agrigento e per il rinnovo del consiglio comunale, memori delle lamentele ultra decennali degli agrigentini (picchì, u ministru chi ha fattu pi agrigentu; picchì, u deputatu tal dei tali unni ha statu, ora ca si vota si fa vidiri; a città è lorda, i strati tutti chini di buchi e iddri si futtinu un burdellu di grana o misi;
e tante altre che evitiamo di scrivere per non rendere questo articolo “INFINITO”), vogliamo ricordare, agli elettori che si sono cimentati in queste proteste, che i protagonisti delle loro lamentele sono ancora vivi e vegeti e che ciascuno di loro ha presentato almeno una lista elettorale.
Dentro molte di queste liste, tra i candidati di primo pelo e i loro più o meno coloriti slogan, è possibile trovare in regalo i nomi di 21 dei 30 ex consiglieri comunali che si ricandidano dopo le loro recenti dimissioni per lo scandalo “gettonopoli” (accusati di avere riunito complessivamente 1133 commissioni consiliari in un anno, pagate dai cittadini, e per il quale Agrigento è stata mortificata in tutta Italia e persino all’estero). Rammentiamo che nella scorsa campagna elettorale (anno 2012 ndr), alcuni consiglieri comunali si vantavano di avere contribuito alla riduzione del gettone di presenza; però, una volta rieletti, hanno fatto in modo di triplicare il numero di commissioni, ottenendo così lo stesso mensile per le loro tasche, corrispondente al massimo consentito. Precisiamo che il lavoro va retribuito, anche per chi lavora per la città, ma 1133 commissioni, la maggior parte delle quali di pochi minuti e vuote di significati e che non hanno portato benefici alla collettività, così come si evince dai verbali delle commissioni stesse, ci sembrano un po’ troppe.
Alla luce di questo promemoria, invitiamo gli agrigentini ad una attenta riflessione e, ci rivolgiamo soprattutto a coloro i quali accanto agli striscioni: “vergognatevi, ladri, fannulloni ecc…” in questi ultimi mesi hanno manifestato per le vie della città inneggiando al rinnovamento.
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