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Derby al cardiopalma, l’Akragas “vola”: Zanini allo scadere mette il Catania KO

catania akragas1Grande derby stasera per la sesta giornata di campionato del Girone C di Lega Pro dove al “Massimino” si affrontano il Catania di mister Pino Rigoli e l’Akragas allenata da Raffaele Di Napoli.

Finisce con il risultato di 0 a 1 al termine di una esaltante sfida che ha visto contrapposte due formazioni che non hanno voluto sfigurare. Catania dai due volti, con un primo tempo sottotono e secondi 45 minuti proiettati all’attacco con i biancoazzurri attenti alle ripartenze che l’hanno premiata nei minuti di recupero.

Il Catania torna davanti al suo pubblico dopo ben tre gare in trasferta. Una sfida non semplice quella di Pino Rigoli che si è vista affrontare stasera un’Akragas che nelle ultime partite ha mostrato segnali di miglioramento nonostante i tantissimi “giovani” in campo.

L’ultima volta che le due formazioni si sono incontrate è stato per il turno di Coppa Italia, dove ad avere la meglio sono stati i rossoblu che si sono imposti con il risultato di 2 a 0 (di Calil e Paolucci le reti ndr). Una sfida quest’ultima che però ha visto l’Akragas ben figurare, con molte occasioni da rete e un buon gioco.

Il Catania di mister Pino Rigoli si è presentata stasera sul manto erboso con l’undici composto da: Pisseri, Parisi, Gil, Bergamelli, Bastrini, Biagianti, Scoppa, Fornito, Calil, Paolucci e Di Grazia.

L’Akragas Città dei Templi di mister Raffaele Di Napoli risponde con: Pane, Scrugli, Marino, Carillo, Russo, Carrotta, Pezzella, Zanini, Salandria, Gomez e Cocuzza.

Dopo il fischio d’inizio è l’Akragas che per la prima volta, dopo 2 minuti, si affaccia dalle parti di Pisseri; il tiro di Cocuzza però finisce a lato. Subito dopo è nuovamente la squadra della Città dei Templi che con una punizione di Gomez, da posizione favorevole, manda alto sopra la traversa. Un match equilibrato quello visto nei primi 45 minuti di gioco con il Catania che, dopo una fase iniziale di studio, si affaccia nell’area avversaria grazie all’ex Di Grazia. Lo stesso attaccante catanese è il primo giocatore a finire sul taccuino dell’arbitro al minuto 23° per simulazione, dopo uno scontro in area con l’estremo difensore biancoazzurro. Stesso destino, pochi minuti dopo, per Carillo e Russo per due falli ritenuti dal giudice di gara al di là dei limiti consentiti dal regolamento. 

Piove con intensità allo stadio “Massimino” di Catania e dopo il tiro di Zanini, squadre che vanno al riposo con il risultato di zero a zero.

Nella ripresa si riparte senza cambi nelle formazioni. Il primo pericolo è per l’Akragas dopo che Di Grazia, sicuramente il migliore fra i rossoblu, si rende pericoloso con una diagonale che termina di poco fuori i pali difesi da Pasquale Pane. Un Catania più dinamico quello del secondo tempo che tenta di mettere in difficoltà l’Akragas con un gioco veloce e un pressing alto. 

L’Akragas si affida alle ripartenze e grazie al contropiede, è Zanini che impensierisce Pisseri che para a terra dopo una conclusione di sinistro al 53° minuto. Dopo due minuti è ancora Catania: cross al centro di Bastrini e girata di testa di Biagianti che viene bloccata da Pane.

Al 58° primo cambio della partita: mister Di Napoli fa uscire il difensore Russo e fa l’ingresso Coppola. Akragas che soffre in questa parte di gioco con continue azioni del Catania con il solito Di Grazia che mette in serio pericolo la difesa biancoazzurra. La squadra di Agrigento tenta di sorprendere gli avversari con contropiedi che però risultano essere poco efficaci: al 62° è Salandria che dai 25 metri “spara” sopra la traversa. Dopo 2 minuti prima “vera” occasione della partita con il solito Di Grazia. E’ la traversa però a negare l’esultata del giovane talento, dopo un tiro di destro dagli 11 metri.

Al 65° Pino Rigoli effettua il primo cambio: entra Russotto, esce Di Grazia. Davvero inspiegabile la sostituzione di colui che fino ad ora è stato sicuramente l’assoluto protagonista del match. Pubblico che fischia la sostituzione, non condividendo la scelta tecnica del suo mister.

Catania che “pressa” ed al 67° è Calil che la mette dentro dopo la respinta di Pane sul tiro di Paolucci; l’arbitro però giudica l’attaccante in fuorigioco e non convalida la rete. Discutibile il fischio del Sig. Pagliardini della sezione di Arezzo, che annulla così l’esultanza dei giocatori del Catania.

Mister Di Napoli sente la “pressione” e prova la carta Riggio al posto di Scrugli. Il copione è sempre lo stesso con i rossoblu all’attacco e l’Akragas attenta in difesa a non farsi sorprendere. Catania proiettato in attacco e Akragas che cerca di approfittarne: è ancora Zanini che cerca la conclusione che però trova pronto il portiere avversario. 

Al 77° Di Napoli fa uscire Cocuzza per Longo; schema tattico che non cambia per i biancoazzurri di Agrigento. Akragas che al di là del continuo pressing avversario ha comunque sprecato alcune occasioni da rete che sicuramente potevano essere sfruttate meglio. A 10 minuti dalla fine Pino Rigoli effettua un altro cambio: esce il numero 21 Fornito per il numero 14 Piscitella. Dopo pochi minuti di gioco da rilevare solo i tre cartellini gialli ai danni di Gomez, Gil e Bergamelli. L’ultimo cambio per il Catania avviene all’82° minuto con Calil che lascia il posto a Anastasi.

Nei minuti finali è l’Akragas che regge in difesa dopo i continui attacchi della squadra di casa. Nel recupero, da segnalare l’ammonizione del portiere akragantino Pane per perdita di tempo. Ma è proprio allo scadere che Zanini fa tremare il popolo rossoblu: diagonale al limite e palla che si insacca. Catania 0, Akragas 1.

Dopo 4 minuti di recupero, si conclude così una bella sfida che ha mostrato due formazioni che hanno giocato a viso aperto.

L’Akragas domenica prossima affronterà in casa allo stadio “Esseneto” il Catanzaro. Il Catania scenderà nuovamente in campo al “Massimino” nel turno infrasettimanale, per il recupero della terza giornata di campionato, contro l’Unicusano Fondi.

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