Demolizioni a Palma di Montechiaro. Il sindaco Amato: “molte costruzioni si potranno salvare”
Il sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato (in foto), ha voluto comunicare sul proprio profilo social importanti novità sul fronte dell’abusivismo e sulle conseguenti demolizioni che ora aprono una possibile strada per il superamento di un problema che riguarda molte costruzioni.
“Nella seduta del 2 agosto 2016 – scrive il sindaco Amato – l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha approvato il disegno di legge n. 841 recante “Recepimento del Testo Unico in materia di Edilizia, Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380“. In data 19 agosto il testo è pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n.36, che assume la denominazione di: “LEGGE 10 agosto 2016, n. 16”.
“Art. 14. Recepimento con modifiche dell’articolo 36 ‘Accertamento di conformità’ del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380
1. In caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, ovvero in assenza di segnalazione certificata di inizio attività nelle ipotesi di cui all’articolo 10, comma 4, o in difformità da essa, fino alla scadenza dei termini di cui agli articoli 31, comma 3, e 33, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, come introdotti dall’articolo 1, nonché di cui all’articolo 13, comma 1, e comunque fino all’irrogazione delle sanzioni amministrative, il responsabile dell’abuso, o l’attuale proprietario dell’immobile, possono ottenere il permesso in sanatoria se l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della presentazione della domanda.”
Che significa?
Molte COSTRUZIONI oggetto di ordinanza di demolizione, sigilli, trascrizione alla conservativa fra i cespiti comunali, e in particolare e solo quelle che risultano CONFORMI allo STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE “ORA”, SI POTRANNO SALVARE sanandole ai sensi dell’art.14 della nuova leggere giornale n.16 pubblicata il 19 agosto corso, sulla GURS. Cioè si possono sanare tutti quei fabbricati per i quali si poteva presentare richiesta ai sensi dell’art.13 della Legge n.47/85 e non è stata presentata in tempo o mai presentata e anche i fabbricati che non potevano essere sanati perché all’epoca della costruzione non erano conformi.
Un esempio se un fabbricato era stato costruito entro la fascia di rispetto cimiteriale, perimetro poi modificato, ed oggi non ci ricade più dentro ma l’immobile è conforme all’attuale zona B o C dove ricade, anche se oggetto di ordinanze, sigilli, attività processuali, e già trascritto al patrimonio comunale, oggi può essere sanato ed essere regolarizzato/ sanato e ritrascritto in capo ai titolari originari: questo ieri con l’attuale facente funzioni di dirigente ing. Concetta Di Vincenzo e l’arch. Fabio Nicoletti ieri siamo andato a chiarire nell’ufficio legale della regione presso l’assessorato Territorio ed Ambiente. Un altro elemento interviene ad apportare serenità a questa martoriata terra“, conclude il sindaco.