“Paura” male del secolo? Storie di ordinaria fobia anche ad Agrigento
Storie di ordinaria fobia… È ciò che si vive ormai dappertutto. Basta mettere assieme diversi elementi: magrebino con valigia ed è subito allarme.
Che la troppa informazione, che le immagini mandate a ripetizione dai grandi network dell’informazione oltre che offrire un occhio sul mondo lo facciano poi vedere distorto questo mondo. Aneddoti, come accennato, che succedono anche in un piccolo centro come il nostro.
Metti una mattina in un noto istituto bancario del centro cittadino di Agrigento e un cliente pronto ad entrare con un trolley. Una scena forse che nell’epoca del “chi va là” mette tutti con i volti sospettosi, pronti a pensare a chissà quale tragedia; tanto da far intervenire il direttore della banca che nel tentativo di uscire dall’interno dell’istituto, ha subito “bloccato” il povero nordafricano chiedendogli gentilmente di non entrare con il bagaglio poichè vietato. Una breve discussione e facce “allarmate” da parte dei presenti. Nessuna conseguenza, con l’uomo che ha preferito lasciare “incustodito” il bagaglio fuori dalla banca ed entrare come un qualsiasi cliente.
Tutti sospettano di tutti a torto o ragione non importa. Sembra essere arrivati all’Armageddon, alla fine del modo in cui l’uomo combatte l’uomo, i propri simili solo per difendersi.
Siamo tutti intrappolati nel terrore che attanaglia le scelte, i rapporti con gli altri o riusciremo a vincere la paura “dell’uomo nero” che decide in nome di un “Dio” o per aver azionato quella “corda pazza” tanto decantata dal nostro Pirandello?
Questo è un dilemma cui solo il tempo può dare risposta… Nell’attesa sarebbe consigliabile cercare di avere fiducia nel prossimo… Guardandosi le spalle.
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