Netturbini, oggi la possibile “fine” di un lungo incubo
Arriverà oggi il gran giorno per i netturbini agrigentini che dopo il licenziamento erano trepidanti di conoscere il proprio destino lavorativo.
Mesi di scioperi, proteste, trattative, vertenze legali che hanno portato ad oggi dove le imprese Iseda e Sea metteranno nelle condizioni i 12 lavoratori in questione di essere reinseriti nelle piante organiche a tempo indeterminato con tutte le garanzie che ne conseguono, ottenute in sede di contrattazione con i sindacati.
Una triste vicenda che, a meno di colpi di scena, si concluderà oggi davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Agrigento. Le parti interessate (lavoratori, imprese e sindacati ndr) stamani infatti prenderanno conoscenza delle posizioni. In realtà a far discutere è la “spaccatura” fra i lavoratori rispetto alle posizioni di chi rinuncerebbe all’azione penale, firmando l’accordo e le condizioni stabilite in sede di contrattazione fra sindacati e azienda che si traduce nell’immediato ritorno a lavoro; e chi invece (sembrerebbe essere solo uno di essi) preferirebbe continuare la battaglia legale e rinunciare così nell’immediato al posto di lavoro.
Solo ieri la nota delle ditte con l’ad di Iseda, Giancarlo Alongi che aveva affermato “che tutti questi lavoratori saranno assunti con pari dignità“.
© RIPRODUZIONE RISERVATA