Abuso di antibiotici tra allevamenti intensivi e cure per l’uomo
Ormai è diventata una priorità a livello mondiale la lotta all’uso di antibiotici responsabili dei così detti “superbatteri” resistenti ai farmaci, un fenomeno che ogni anno in Europa causa 50.000 vittime; questo, secondo le statistiche, porta a stimare che nel 2050, l’abuso reiterato di antibiotici, farà più morti del cancro.
Si punta il riflettore sia sugli allevamenti intensivi, sia sul cattivo uso e abuso di farmaci antibatterici che riguarda il nostro modo di curarci. Si è passati dalla raccomandazione all’emergenza, l’abuso di antibiotici è ormai un nemico giurato della nostra salute a cominciare da quella alimentare. Con l’Expo alle porte il governo rafforza i controlli della filiera dei prodotti italiani; il pericolo è l’uso indiscriminato di farmaci negli allevamenti intensivi tra i principali responsabili del fenomeno della resistenza agli antibiotici. Negli ultimi tre anni è stata ridotta del 30% la quantità di antibiotici nelle carni italiane, grazie al capillare lavoro dei Nas dei carabinieri che ogni anno fanno 38 mila controlli. L’uso illegale è però ancora una realtà visto che ogni due antibiotici venduti uno è per uso zootecnico.
Anche negli allevamenti formalmente in regola, quando un animale si ammala gli antibiotici vengono somministrati anche ai capi sani per evitare il contagio. Il problema non riguarda solo il nostro paese, da un’indagine dell’Agenzia Europea del Farmaco si evince che l’Italia è in testa nell’abuso di antiparassitari ma purtroppo è in “buona” compagnia degli altri paesi europei.
L’abuso di antibiotici non è solo una distorsione della filiera produttiva alimentare, è una malattia del nostro tempo, ci si cura troppo e male. Per il “New York Times” le vendite di antibiotici nel mondo sono aumentate del 36%. In Italia l’Istituto superiore di sanità ha rilevato che nel 2007 quasi un cittadino su due ha usato un antibiotico senza la prescrizione del medico, un abuso drammatico perché in nove casi su dieci le pasticche sono usate contro il raffreddore, mal di gola ed influenza che spesso sono di origine virale cioè quando non è necessario (gli antibiotici sono infatti efficaci contro i batteri non contro i virus! N.d.r.).
Nel frattempo i superbatteri ringraziano e proliferano.
Marcella Lattuca
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