Agrigento, oggi la festa del patrono “San Gerlando”
Si celebra oggi, 25 febbraio, la festa in onore di “San Gerlando” patrono della città di Agrigento. Dopo la lunga occupazione musulmana (dall’829 al 1086), al vescovo Gerlando si deve la riorganizzazione della diocesi di Agrigento.
Gerlando divenne vescovo di Agrigento nel 1088, dopo la nomina da parte del gran conte di Sicilia Ruggero I d’Altavilla.
La sua opera di riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento, che dopo l’occupazione musulmana contava pochi cristiani, lo portò in sei anni a costruire l’episcopio e la cattedrale, dedicati alla Madonna e a San Giacomo.
Fortificò il castello di Agrigento (nome assunto dalla città nel 1927, ma che allora si chiamava Girgenti dal nome Gergent datole dagli arabi). Partecipò poi al convegno di Mazara del 1098, in cui il conte Ruggero I e i vescovi della Sicilia giunsero a un accordo per la ripartizione delle decime; sempre a Gerlando è dato il merito di aver battezzato e convertito il signore arabo Charnud, chiamato poi Ruggero Achmet.
Gerlando morì il 25 febbraio 1100, e le sue reliquie subirono varie traslazioni a opera dei vescovi agrigentini nel 1159 e 1264. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica dal 1159. Le sue reliquie sono conservate nella cattedrale di Agrigento, in un’urna d’argento di pregevole fattura.
Nella Concattedrale di Agrigento, oggi 25 febbraio, Festa di San Gerlando si terrà, alle ore 17:00, il Solenne Pontificale presieduto da S.E. mons. Salvatore Muratore, vescovo di Nicosia e concelebrato dal card. Francesco Montenegro e dai presbiteri dell’arcidiocesi di Agrigento.
Ad offrire l’olio per la lampada del Santo non sarà, secondo tradizione, un comune dell’Arcidiocesi ma la Confraternita Santa Maria del Carmelo di Mussomeli. “Abbiamo voluto riprendere – dice don Giuseppe Pontillo, parroco della Cattedrale – un’antica prescrizione di cui si conserva memoria in una Bolla del vescovo Bonincontro (1607-1622), con la quale il vescovo faceva obbligo alla Confraternita del Carmelo di Mussomeli, allora sotto la giurisdizione della diocesi di Agrigento, di offrire per la Festa del Santo un rotolo di cera”.
Il Pontificale si concluderà con la preghiera a San Gerlando da parte del Corpo della Polizia Municipale della città di Agrigento al termine della quale muoverà la processione (via Atenea, via Matteotti, via Duomo), con le reliquie del Santo verso la Cattedrale, dopo avere fatto sosta davanti il Palazzo di Città. Alla processione, così come al Pontificale prenderanno parte le Confraternite dell’Arcidiocesi.