Bonus risparmio energetico 2025: perché conviene preferire una pompa di calore alla caldaia a gas
Con l’anno che arriverà, alcuni dei bonus, di cui molte case hanno usufruito in questo triennio sono destinati a cambiare. Al pari del bonus salva-casa, che anche in Sicilia ormai è operativo da novembre, anche altri incentivi saranno disponibili il prossimo anno, con, tuttavia, significative modifiche.
La questione riguarda soprattutto gli interventi di riqualificazione energetica, che subiranno variazioni per quanto riguarda le aliquote o addirittura l’azzeramento totale. Il caso, per esempio, della sostituzione delle caldaie a gas a metano con quelle a condensazione. Purtroppo, come descritto qui, l’incentivo non ci sarà più.
Funzionamento e vantaggi della pompa di calore terra acqua
Di contro varrà, invece, per l’installazione della pompa di calore. In alcune zone della nostra penisola, come quella siciliana, la pompa di calore più comune, ovvero quella acqua-acqua può essere cambiata a favore di una ancora più ecologica e potenzialmente efficiente.
Stiamo parlando della pompa di calore geotermica, detta anche pompa di calore terra acqua, che laddove ci sono sottosuoli con temperature costanti intorno ai 14-15° più davvero garantire tanto il riscaldamento dei radiatori quanto l’acqua sanitaria con un risparmio energetico considerevole e diffusione uniforme. Questo consente di avere una temperatura media annuale perfetta senza sbalzi termici.
La manutenzione richiesta, proprio per la natura dell’impianto, è nettamente minore rispetto ai controlli che richiede un sistema come la caldaia tradizionale.
Funzionamento della pompa di calore acqua-acqua e acqua-aria
Certo poiché installarla non è semplice e richiede dei permessi speciali, ci si può accontentare di sostituire le caldaie in uso finora con le pompe ad acqua. In questo caso l’energia termica arriva da questo elemento naturale, poi viene riscaldata in un fluido che genera freddo e che sviluppa calore.
A quel punto lo stesso si diffonde per l’impianto domestico o di acqua sanitaria. Identico ragionamento vale per quelle che funzionano ad aria. Il compressore trasforma l’energia eolica in un sistema che, tramite sempre un fluido refrigerante, genererà calore e quindi l’abitazione domestica verrà riscaldata.
Le pompe di calore, anche in base alle normative sempre più stringenti dell’Unione Europea rappresentano, probabilmente, il futuro del nostro sistema di riscaldamento sanitario e domestico.
Svantaggi della caldaia a metano
Zero incentivi e distribuzione non uniforme
E quindi bisogna dire addio alle caldaie?
In parte sì, perché non solo dal 2025 non ci saranno più incentivi per poterla acquistare o sostituire, ma perché il costo energetico delle stesse è maggiore delle pompe di calore. Innanzitutto la prestazione non può essere mai uniforme in quanto queste stesse si accendono e si spengono, per cui la dispersione termica è evidente.
Maggior inquinamento e dispersione calorica
Secondariamente a livello di inquinamento atmosferico la combustione del metano è notevolmente più dannosa di quella che si ha trasformando in calore le sostanze della Terra. La caldaia diffonde calore tramite i termosifoni e se questi non sono ben regolati oppure risentono di una differenza di temperatura fra la parte più alta e quella più bassa, l’effetto sulle pareti e sulla stanza è nettamente meno percepibile.
Maggiori spazi e problemi di pressione
A differenza poi degli altri sistemi, la caldaia dipende sempre dalla pressione dell’acqua e se questa si sballa o si abbassa, l’effetto di riscaldamento è minore o quasi zero. In più la caldaia richiede degli spazi appositi e una manutenzione frequente, che con il tempo comporta oneri non indifferenti.
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