Festa della Polizia di Stato 2024: festeggiato anche ad Agrigento il 172esimo anniversario della fondazione
Si è svolta ieri nella cornice del Palacongressi di Agrigento la Festa della Polizia di Stato 2024. La cerimonia il 172esimo anniversario dalla fondazione della Polizia ha visto il Questore Tommaso Palumbo iniziare le cerimonie, passando in rassegna i reparti schierati, accompagnato dal prefetto di Agrigento, Filippo Romano.
Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia, ha preso la parola il responsabile della Questura di Agrigento, che ha tracciato un consuntivo dell’ultimo anno con gli innumerevoli risultati conseguiti dalla Polizia di Stato in provincia di Agrigento.
“Si dice spesso che la polizia di Stato produca uno specifico prodotto immateriale che è la sicurezza – ha spiegato il questore Palumbo -. Un prodotto richiesto da tutti, che muta a seconda del contesto territoriale e temporale. Contesto che la polizia è chiamata a interpretare per implementare strategie e tattiche operative e organizzative finalizzate alla realizzazione di quel prodotto a beneficio dei cittadini: la sicurezza. Ma la sicurezza non è un prodotto. La sicurezza è un processo. Un processo che deve necessariamente permeare tutti gli ambiti in cui il vivere civile si declina. Un processo in cui tutti siamo chiamati a sentirci coinvolti: cittadini e istituzioni, facendo coincidere la cultura della sicurezza con la cultura della legalità”.
“Considerare la sicurezza pubblica come un processo vuol dire che essa non può essere ottenuta attraverso un singolo intervento o una misura isolata, ma richiede un approccio olistico che consideri molteplici fattori – continua il responsabile della Questura di Agrigento -. E la prevenzione del crimine, da parte della polizia, è solo uno di questi. Ma tra i tanti fattori, la costruzione di relazioni virtuose tra noi e le comunità è sicuramente il più importante. E in questo, la sinergia con tutti i sindaci della provincia è essenziale. Sinergia di cui sono testimone e che, nel mio pur breve periodo di permanenza dal mio insediamento, vedo crescere ogni giorno e di cui sono grato”.
“Contrastare la mafia e, in genere, tutti i fenomeni criminosi non può e non deve essere considerato come un’esclusiva azione, un prodotto, della polizia e della altre forze nel reprimere singole fattispecie criminali – ha aggiunto Palumbo -. Lo stesso vale per i cosiddetti reati dei ‘colletti bianchi’, per la droga, per gli odiosi fenomeni criminosi che aggrediscono le fasce deboli: le donne e i minori. E allo stesso modo per i reati ambientali che offendono il meraviglioso territorio della nostra provincia. Ci avviciniamo ad un periodo di estrema importanza per questa terra: Agrigento capitale italiana della cultura 2025. Facciamo in modo che la cultura della sicurezza e la cultura della legalità permeino tutti i processi che porteranno all’organizzazione degli eventi. Decliniamo quindi Agrigento capitale italiana della cultura a 360 gradi”.
E’ stato il momento più commovente della festa. Diby Koffi Joel Cannizzaro, un giovanissimo ivoriano che è stato, di fatto, adottato dalla famiglia del poliziotto Gianluca Cannizzaro di Licata. E Joel dal palco del Palacongressi, si è visto consegnare la cittadinanza italiana dal prefetto Romano e dal questore Palumbo. Un momento di emigrazione, accoglienza e integrazione. Accanto a Joel, la mamma, il papà, il fratello e la sorella. Perché la famiglia Cannizzaro aveva già due figli quando è arrivato Joel in casa. “Noi siamo la sua famiglia italiana” ha raccontato la mamma. Il ragazzo è partito dalla Costa d’Avorio nel lontano 2008. C’era la guerra e la madre decise di farlo andar via per trovare un posto sicuro.
“La prima parte del viaggio fino in Libia, è durato più di 6 mesi – ha raccontato il giovane -. Avevo 12-13 anni e ho iniziato a lavorare per trovare i soldi e pagarmi il viaggio. È quindi è iniziata la seconda parte del mio viaggio. Tre giorni in mare senza mangiare e senza bere. L’ultimo giorno della traversata, il nostro gommone si è bucato. Sull’imbarcazione, pensavo: ‘Se muoio qua, mia madre non lo saprà, non capirà mai come sono morto’. Fortunatamente, l’indomani giunti in acque italiane la guardia costiera ci ha soccorso”.
“Sono sbarcato a Lampedusa, poi sono andato a Palma di Montechiaro dove ho chiesto di poter andare a scuola e mi hanno trasferito a Licata – ha continuato Joel -. Ho fatto lo scout e mi hanno iscritto a scuola calcio. Ed è lì che ho conosciuto mio fratello Domenico. Ho fatto subito amicizia con lui. Quelli che sono diventati i miei genitori mi hanno portato la torta per il mio 15esimo compleanno. Poi i Cannizzaro hanno deciso di avermi a casa tutti i giorni. Per me è stata una gioia. Per loro non lo so perché gli ho portato tanti guai. Non saprò mai come ringraziarli perché hanno fatto un gesto fuori dal normale”.
La cerimonia ha visto poi la consegna dei premi al personale in servizio alla Questura di Agrigento e ai Commissariati dislocati in provincia, che si è particolarmente distinto in attività di servizio e e non solo, come da tradizione, è stato uno dei momenti più attesi della festa della Polizia di Stato, la cui cerimonia per la celebrazione dei 172 anni dalla fondazione, si è tenuta al Palacongressi di Villaggio Mosè.
Ecco gli insigniti di quest’anno con le motivazioni.
Encomio solenne all’assistente capo Alfonso Valerio Tornabene poiché “evidenziando spiccate qualità professionali e non comune determinazione operativa espletava un’attività di soccorso pubblico che consentiva di trarre in salvo 3 bambini bloccati all’interno della loro abitazione a causa di un incendio di vaste proporzioni”. Porto Empedocle, 25 giugno 2019.
Encomio solenne al sovrintendente Francesco Aleo, Encomio all’ispettore Giovanni Marino e Lode al sovrintendente Massimo Anitra e all’assistente Gaspare Sirrao che “evidenziando capacità professionali e impegno, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, nei confronti di 3 soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili di aver cagionato la morte, nel 2011, di un uomo dapprima attingendolo con colpi d’arma da fuoco e infine colpendolo reiteratamente al capo con il calcio della pistola”. Fiumicino, 24 novembre 2019.
Encomio solenne ai vice ispettori Gaetano Mulè e Pierfilippo Calabrese, Encomio all’ispettore Alessandro Licata e al vice ispettore Andrea Lo Vetro, e all’assistente capo coordinatore Giovanni Balistreri perché “evidenziando spiccate capacità professionali e non comune intuito investigativo, espletavano un’articolata attività di polizia giudiziaria di rilievo transnazionale che si concludeva con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 soggetti, operanti tra l’Italia e il Belgio, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di omicidio e tentato omicidio, importazione, trasporto, detenzione e cessione di stupefacenti, porto e detenzione illegale in luogo pubblico di armi da guerra e altro”. Agrigento, 15 dicembre 2020.
Encomio solenne all’agente Gero Caci perché “evidenziando spiccate qualità professionali e non comune determinazione operativa partecipava a un’operazione di polizia giudiziaria, che si concludeva con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di un sacerdote indagato per violenza sessuale su minore ed atti sessuali con minorenni”. Enna, 27 aprile 2021.
Encomio all’assistente capo coordinatore Carmelo Calogero Licata che “evidenziando spiccate qualità professionali, si distinguevano in un’operazione di soccorso pubblico conclusa con lo spegnimento di un focolaio di incendio sviluppatosi all’interno dell’hotspot di Lampedusa, la messa in sicurezza del sito e il soccorso di un cittadino in stato di pericolo”. Lampedusa, 12 luglio 2018.
Encomio al sovrintendente Mariano Cipriano e Lode concessa ai vice ispettori Giuseppe Argento e Antonio Minacori che “evidenziando spiccate qualità professionali espletava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di due soggetti resisi responsabili di coltivazione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente di tipo marijuana”. Licata, 11 settembre 2019.
Encomio all’ispettore Paolo Bonfiglio, Lode agli ispettori Vincenzo Piacenti e Marco Incorvaia e al sovrintendente Massimo Giovanni Bianchi perché “evidenziando spiccate qualità professionali, espletava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto in flagranza di reato di un soggetto resosi responsabile di coltivazione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente”. Licata, 17 settembre 2019.
Encomio al sostituto commissario Giambattista Vella e Lode concessa al vice questore aggiunto Sergio Carrubba, all’ispettore Giuseppe Cammalleri e al vice sovrintendente Emilio Bianchi che “evidenziando spiccate qualità professionali, coordinava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto, in flagranza di reato, di un soggetto resosi responsabile di coltivazione, ai fini di spaccio, di stupefacenti di tipo marijuana”. Canicattì, 20 settembre 2019.
Encomio al vice ispettore Alfonso Riina che “evidenziando spiccate capacità professionali ed operative, espletava un’attività di soccorso pubblico che consentiva di condurre in salvo un uomo che aveva posto in essere un gesto anticonservativo”. Agrigento, 4 luglio 2020.
Lode concessa al commissario Maurizio Carusotto, al vice ispettore Salvatore Stelvio Cipriano e all’assistente capo Angelo Aquilino che “evidenziando qualità professionali, coordinava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di 4 soggetti resisi responsabili di gravi e reiterati reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e il deferimento all’autorità giudiziaria di 49 persone per reati connessi”. Palma di Montechiaro, 9 ottobre 2019.
Lode al vice ispettore Roberto Amoroso e al vice sovrintendente Giuseppe Seminerio che “evidenziando qualità professionali, espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un pluripregiudicato agli arresti domiciliari resosi responsabile di maltrattamenti contro familiari”. Agrigento, 6 novembre 2019.
Lode agli ispettori Orazio Tomarchio e Vincenzo Territo e agli assistenti capo coordinatore Adriano Salamone ed Ezio Antonello D’Ambra che “evidenziando qualità professionali, coordinavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di due soggetti e la denuncia in stato di libertà di altri due individui resisi responsabili rispettivamente dei reati di tentato omicidio e spaccio di stupefacenti”. Agrigento, 27 dicembre 2019.
Benemerenza al valor civile è stata consegnata al vice sovrintendente Raffaele Castaldo, agenti Gaspare Sirrao, Calogero Gallo e Damiano Vella che “conducevano un’attività di soccorso pubblico, con sprezzo del pericolo che si concludeva con il salvataggio di due persone rimaste intrappolate all’interno di una palazzina dove si era sviluppato un pericoloso incendio”. Agrigento, 28 novembre 2023.