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Agrigento ancora prima tra le città siciliane nell’annuale classifica delle città più “green” stilata da Legambiente e Sole 24 Ore

Il trend negativo continua e si aggrava. È questo, in estrema sintesi, ciò che emerge dall’esame della graduatoria presentata questa mattina a Roma, scaturita delle risposte che gli uffici comunali dei 105 comuni capoluogo hanno ritenuto di fornire compilando gli appositi questionari riferiti alle 6 aree tematiche – aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia – che servono, per l’appunto, a misurare le performance ambientali mediante l’analisi incrociata di 18 indicatori. I punteggi assegnati per ciascun indicatore identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città “ideale”.
Per quanto riguarda la nostra città, andando ad esaminare uno per uno i suddetti indicatori, la fotografia è spietata in ordine al consumo di suolo che ci vede collocati nelle ultimissime posizioni sia che si guardi al dato pro capite (103ma) sia spostando l’attenzione all’utilizzo efficiente di questa risorsa (100ma).
Per nulla incoraggiante la situazione della mobilità urbana dove Agrigento naviga costantemente nelle posizioni di retrovia relativamente al trasporto pubblico, con un’offerta deficitaria ed una domanda che inevitabilmente non decolla e finisce per fare il paio con il tasso di motorizzazione privata che si mantiene altissimo, con la presenza di un ridotto numero di zone a traffico limitato e ancora minore di isole pedonali, Ci consoliamo solo con la ridotta percentuale di incidenti stradali e con l’esistenza della pista ciclabile, anche se molto ci sarebbe da dire in merito a questa infrastruttura ed alla sua fruizione.
Il bilanciamento delle criticità è legato anche quest’anno ai bassi livelli di inquinamento atmosferico e al dato relativo alla raccolta differenziata e ai consumi idrici domestici. Vale la pena di sottolineare l’aggettivo “domestici” in quanto la percentuale tra acqua immessa in rete e acqua effettivamente consumata dall’utenza per usi civili, industriali ed agricoli continua a segnare il medesimo risultato “immorale” di perdite pari a quasi il 60%!
In ordine al Verde Pubblico si conferma quanto già emerso negli anni passati: Agrigento si ritrova ad avere una percentuale ottimale come metri quadrati di aree a verde pro capite, collocandosi a ridosso della cosiddetta top-ten, ma se si guarda al numero di alberi presenti la città precipita alla 90ma posizione! E sappiamo quanto siano importanti le alberature in città.
Una posizione mediana in classifica viene mantenuta per quanto riguarda il solare sugli edifici pubblici, posizione che però non può considerarsi soddisfacente, tenuto conto che continuiamo ad essere sopravanzati da città del nord Italia che il sole lo vedono sicuramente molto meno di noi ma che evidentemente lo sfruttano di più e meglio, a tutto vantaggio del clima ma soprattutto delle finanze comunali.
Il presidente Daniele Gucciardo, alla luce di questi risultati, dichiara: “Negli anni passati Agrigento aveva scalato molte posizioni in classifica, che ci facevano essere ottimisti e convinti che si fosse innescata una inversione di tendenza duratura, così non è stato e occorre interrogarsi su che cosa è avvenuto: abbiamo rallentato sulla raccolta differenziata e soprattutto non abbiamo puntato a migliorare la qualità dei rifiuti da riciclare; non abbiamo messo mano alla vetusta rete idrica, nonostante gli annunci; non abbiamo modernizzato e reso efficiente la mobilità urbana attraverso il potenziamento del trasporto pubblico. Inoltre per cercare riguadagnare posizioni si dovrà anche: rendere adeguato alle aspettative il servizio di bike sharing – che, essendo stato attivato solo da qualche mese, non è rientrato nel rilevamento odierno; realizzare, come da noi suggerito, la comunità energetica a Villaseta, per contrastare la “povertà energetica” di alcuni residenti; accelerare la solarizzazione e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.