Criticità locali Istituto R. Politi via Cimarra Agrigento: nota della CGIL
In data 28/09/2022 i ragazzi che frequentano l’Istituto scolastico “Politi” di via Cimarra ad Agrigento hanno manifestato, non frequentando le lezioni, per protestare contro la situazioni dell’immobile che ospita la scuola la quale rappresenta evidenti problemi con cadute di calcinacci in più parti.
In una nota inviata dalla CGIL al Dirigente scolastico e al commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, si è evidenziato che: “A seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco, non avendo ricevuto rassicurazioni rispetto alle condizioni strutturali dell’immobile anche nella giornata di oggi si sono astenuti nel frequentare le lezioni. La scrivente O. S. chiamata a sostegno della loro vertenza, in sinergia con i delegati in rappresentanza degli studenti, nel condividere le loro preoccupazioni questa mattina ha preso parte ad un confronto di merito per capire lo stato dell’arte. Insieme, ci siamo recati in Direzione dell’Istituto nella sede centrale per avere contezza della situazione. Dall’incontro è emerso che la Direzione ha prontamente informato diversi attori con responsabilità e doveri per la soluzione del problema. E’ emerso altresì che i Vigili del Fuoco non hanno escluso in proseguo tempo un ulteriore aggravarsi delle condizioni di sicurezza e risulta necessario una più accurata verifica …. nelle more risulta necessario predisporre idonee opere provvisionali di sicurezza. A questo, aggiungiamo noi, va considerato il problema legato alla struttura esterna, infatti, è stato transennato parte dell’ingresso. Ancora, oltre ad alcune aule sono stati chiusi anche 4 dei 6 bagni presenti e anche lo spazio esterno adibito a palestra è chiusa. Sostanzialmente con circolare n. 32 del 27/09/2022 è stato disposto: “ vietato l’accesso dall’ingesso principale, lo svolgimento della ricreazione all’esterno , lo svolgimento di attività di educazione fisica”. Alla luce di quanto constato dal VV. F. e da quanto scritto dal Dirigente scolastico ci sembra evidente il rischio a cui sono esposti i ragazzi oltre ad uno svolgimento delle lezioni con forti limitazioni e, per amore di patria, non commentiamo come si garantirebbe l’utilizzo del bagno ai 9 disabili (alcuni gravissimi) che non avrebbero il bagno nello stesso piano.
Ragione per la quale chiediamo di evitare inutili rischi con tutta la responsabilità personale di chi tiene aperti questi locali e garantire il diritto allo studio con la piena attività sia ricreativa che l’educazione fisica. Intanto, i ragazzi hanno avviato una raccolta di firme cartacea ed online che vede ad oggi numerose adesioni di solidarietà sia dei genitori che da parte di cittadini oltre ai professori. Infine, domattina si terrà un’assemblea per decidere se e come continuare le modalità di protesta in assenza di risposte concrete ed immediate. In attesa di gradito riscontro si saluta cordialmente”.