Licata, colpevole dei reati di tentato omicidio, porto abusivo di armi, violazione della misura di prevenzione: arrestato 51enne
Nella giornata di ieri, 16 settembre 2022, in Licata, la Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione, emesso in pari data dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Palermo, a carico di A. C. pregiudicato licatese, classe 1971.
In particolare, il predetto provvedimento giudiziario scaturisce dalla sentenza di condanna emessa in data 26.11.2020 dalla Sez. 3^ della Corte di Appello di Palermo, in riforma della sentenza emessa in data 02.10.2015 dal G.I.P. di Agrigento, divenuta definitiva il 15.09.2022, che lo ha riconosciuto colpevole dei reati di tentato omicidio, porto abusivo di armi, violazione degli obblighi inerenti la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, minaccia aggravata e ricettazione.
Al citato condannato, con la predetta sentenza, sono state altresì comminate la pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante la pena.
Invero, l’odierna esecuzione carceraria susseguente alla condanna di A. C., scaturisce dall’evento delittuoso avvenuto nel maggio del 2014 allorquando A. C., in quel periodo sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, venne arrestato, in flagranza di reato, per aver tentato di uccidere un concittadino, mediante l’utilizzo di una pistola cal. 38 detenuta illegalmente; l’evento non si concretizzava solamente perché la parte offesa riusciva a togliere l’arma dalle mani dell’aggressore.
Pertanto, dopo le formalità di rito, il personale della Sezione Anticrimine del Commissariato licatese ha immediatamente eseguito il predetto ordine di carcerazione e, su disposizione della A.G., il condannato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Agrigento ove dovrà scontare la pena di anni 10, mesi 10 e giorni 14 di reclusione.