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“Ezio D’Errico, un genio da ricordare”: successo per l’incontro dibattito – VIDEO

Grande partecipazione ieri pomeriggio, nel foyer “Pippo Montalbano” del Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, all’incontro – dibattito, organizzato dalla Fondazione Teatro Luigi Pirandello di Agrigento in occasione del 50° anniversario della morte dello scrittore Ezio d’Errico dal titolo “Cronache agrigentine – dalla realtà delle maschere di Pirandello alla realtà dell’assurdo di Ezio d’Errico” .
L’evento, patrocinato dal Comune di Agrigento e dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è stato aperto dai saluti istituzionali del Vicepresidente della Fondazione, Andrea Cirino, e dell’assessore alla cultura del Comune di Agrigento, Costantino Ciulla.
Diversi i giornalisti in sala che hanno seguito con attenzione gli interessanti interventi, moderati dal giornalista Luigi Mula, di Salvatore Nocera Bracco, “Medicartista” e componente del Cda della Fondazione, sul tema “Beckett, Camus, Jonesco ed Ezio d’Errico” e di Beniamino Biondi, saggista, studioso e curatore dell’edizione delle opere complete di Ezio d’Errico.Quest’ultimo, che è intervenuto sul tema: “Ezio d’Errico autentico genio”, ha poi annunciato la raccolta di numerosi materiali che riguardano lo scrittore, pittore e drammaturgo, morto a Roma nel 1972, attorno ai quali Biondi sta lavorando per la pubblicazione delle sue opere complete e la messinscena teatrale delle sue opere che pongono lo scrittore ai vertici del teatro mondiale: “Un pomeriggio riuscitissimo nel ricordo dei 50 anni dalla morte di Ezio D’errico, per un felice caso della sorte nato ad Agrigento – ha detto Beniamino Biondi – Considero importante l’iniziativa della Fondazione Teatro Pirandello, anche per il riconoscimento formale del mio lungo lavoro di ricerca su questo autore che stimo, dopo Pirandello, il drammaturgo di maggiore rilievo dell’avanguardia artistica del ‘900. Sono felice che questo incontro abbia sostenuto il mio impegno che da lunghi anni tenta di rimuovere D’errico dall’ ingiusto oblio nel quale la sua figura si è spenta, diventando un nome qualunque. Ho annunciato l’edizione a mia cura delle opere complete dello scrittore e ho avanzato alla Fondazione la giusta proposta di portare un dramma di D’errico in produzione al Teatro Pirandello, recuperando proprio dalla nostra città la riscoperta di questo grande Maestro in ombra. Anche per questo, per il riscontro di favore che l’idea ha suscitato, sono certo che nella prossima stagione, con i suoi libri, potremo anche assistere a una commedia delle molte che lo hanno reso il padre del teatro dell’assurdo in Italia, figlio ignoto di Pirandello”, ha concluso Beniamino Biondi.
Da registrare l’intervento del presidente dell’associazione culturale “Labirinti”, Alfonso Gueli, (che ha anche omaggiato i presenti con la pubblicazione dal titolo “L’eternità, anche senza il pubblico – Vita ed opera dell’agrigentino Ezio d’Errico”).
Infine, si è convenuti sulla necessità che d’Errico, che, per una folle sorte, non è mai stato rappresentato in Italia, torni sulle scene, e proprio da Agrigento riparta la diffusione dei suoi lavori per il teatro, e le sue opere vengano rieditate e finalmente lette e alla fondazione di un premio annuale di drammaturgia intitolato a Ezio D’Errico che abbia respiro nazionale e possa configurarsi come un momento di celebrazione del contributo enorme che gli scrittori di Agrigento hanno dato al teatro moderno.