Indagine sulla criminalità in Italia: diminuiscono i reati ad Agrigento
Panoramica sulla situazione criminalità nel nostro paese.
Uno spaccato che mette in luce non solo che ben determinate città sono “specializzate” in alcuni tipi di criminalità, ma anche che spesso i reati subiti non vengono denunciati a causa della sempre più fievole fiducia nelle istituzioni e nello Stato. Vediamo nel dettaglio.
Nel 2014 in Italia sono stati denunciati 2,8 milioni di reati, quasi 8mila al giorno, 320 ogni ora. Oltre la metà dei reati denunciati sono stati furti, in crescita del 1,2%. I furti in casa sono aumentati dell’1,8%. I borseggi sono saliti dell’8%. In calo gli scippi, le rapine e le truffe. L’ago della criminalità predatoria si sposta verso Sud per i reati più aggressivi: gli scippatori colpiscono soprattutto i catanesi, napoletani e palermitani; le sparizioni d’auto sono quasi il triplo della media italiana a Catania.
Nelle estorsioni si mettono in luce (negativamente) Siracusa, Pescara e Foggia con oltre 26 casi ogni 100mila abitanti, quasi il triplo della media italiana. Nelle rapine Napoli non ha rivali né come tasso (216 contro una media di 65) né come volumi (6.700 su 39mila, un sesto del totale nazionale. Nel complesso diminuiscono anche se lievemente i reati nelle città siciliane.
Sono state 208.596 mila con un meno del 2,1%. Diminuiscono i reati a Caltanissetta -12,1%, Agrigento -7,8%, Enna -2,7%, Catania -5,9%, Palermo, -1,6%, Ragusa -5,8%. In aumento a Messina, 8,6 %, Siracusa e Trapani 2,7%. La situazione dei reati di furti e rapine dimostra che la situazione economica incide su tutto il territorio nazionale. Ma soprattutto manca la fiducia degli italiani verso lo Stato dal fatto che non vanno più a denunciare i torti subiti da truffatori e delinquenti. Quanto alla mappa dei reati, Milano è la provincia dove c’è il più alto tasso di reati per 100 mila abitanti (8.088), mentre Roma è la provincia dove sono stati denunciati più reati (278.255). Rimini è prima nei furti (5.468 ogni 100.000 abitanti) e nei borseggi (1.006 per 100.000). Per i furti d’auto, occhio se vivete nelle province di Catania (684 ogni 100.000), Barletta-Andria-Trani (670), Bari (570), Napoli (535) o Foggia (466).
Catania (100 su 100.000) è prima anche negli scippi, davanti a Napoli e Palermo (80), Milano (76) e Prato (65). Napoli è prima nelle rapine (216 ogni 100.000 abitanti), seguita da Milano (144), Catania (129), Torino (117) e Palermo (114). Per incidenza delle estorsioni è prima Pescara, con Foggia e Siracusa (26 ogni 100.000 abitanti), seguite da Bologna e Caserta (23). Regina delle truffe è la provincia di Savona (322 su 100.000 abitanti), seguono Napoli 8318), poi appaiate Torno, Bologna e Milano (299). Lo scorso anno sono stati denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria circa 2,8 milioni di reati: su base quotidiana, significa oltre 7.700 reati al giorno, circa 320 l’ora. Consola il fatto che il fenomeno sia in calo rispetto al 2013, quando si erano sfiorati i 2,9 milioni (ma il record è del 2007): -2,74% dopo anni di crescita, in coincidenza con il periodo della crisi economica. Quasi tutte le tipologie delittuose risultano in ritirata, benché con percentuali diversi. Anche gli omicidi (475) sono in progressiva diminuzione e l’Italia vanta il tasso più basso tra i Paesi europei (0,8 ogni 100mila abitanti).
Resta, appunto, la piaga dei furti che – con quasi 1,58 milioni di denunce – pesano per oltre la metà sul complesso dei reati: nel 2014 sono cresciuti lievemente (+ 1,2%) con punte però superiori in alcune tipologie: +8,12% i furti con destrezza (quasi 180 mila denunce) e quasi +2% quelli in casa (256mila). Altre “specialità” hanno invece innestato la retromarcia: anche a causa dei minori spostamenti via crisi e per le migliori dotazioni di sicurezza, i furti di veicoli sono scesi del 17% (circa mille casi), mentre i ladri di moto e di auto hanno ridotto l’attività rispettivamente del 6,5% e del 2,4% (a quota 55mila e 120mila).
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