Intervista al direttore del Parco Valle dei Templi Roberto Sciarratta
La Valle dei Templi archivia un ottimo 2021 e supera Taormina per numero di visitatori: “Si spera in un 2022 ancora migliore”. Il direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, Roberto Sciarratta, è fiducioso e guarda al nuovo anno con ottimismo e determinazione.
Papillon indossato con classe ed eleganza e bastone da passeggio, l’architetto Sciarratta è il classico uomo d’altri tempi. L’architetto, sempre gentile e garbato, ci riceve nel suo ufficio a casa Sanfilippo, sede del Parco, per tracciare un consuntivo dell’anno appena trascorso e parlare di obiettivi per il nuovo.
Si è appena chiuso l’anno della ripresa. Un primo bilancio?
“Ottimo! (esclama sorridendo) È ripresa positivamente la ricerca scientifica, in collaborazione con la Scuola Normale di Pisa, per lo studio del tempio di Giunone e dell’area circostante. Abbiamo ottenuto brillanti risultati anche con l’Università di Bologna che ha seguito la ricerca nel quartiere Ellenistico-Romano. La campagna di scavo ha portato al ritrovamento di un’abitazione risalente al III e gli inizi del II secolo a.C con un pavimento e degli intonaci eccezionali e che fanno ben sperare nel proseguimento di questo tipo di ricerca. Ripreso anche lo scavo al teatro antico con importanti scoperte e avviate in tutta la provincia delle opere di valorizzazione e di manutenzione ordinaria che erano importanti”.
Parliamo di presenze: può fornirci alcuni dati?
“Grazie ad un autorevole cartellone di spettacolo, il nostro patrimonio è stato messo a disposizione di un folto numero di visitatori. Sono state messe in scena iniziative di successo, non solo alla Valle dei Templi ma anche nei siti di Monte Adranone a Sambuca di Sicilia, Villa Romana a Punta Grande ed Eraclea Minoa. Grazie anche a queste iniziative ad agosto abbiamo avuto 150 mila visitatori, dietro di noi Taormina con 88 mila visitatori. Numeri che indicano che stiamo andando nella giusta direzione”.
Obiettivi per il nuovo anno?
“Abbiamo messo in campo una serie di progetti di ripresa e di valorizzazione del Parco Archeologico, grazie a nuove opportunità di visita. Il Quartiere ellenistico-romano deve diventare il punto di forza di un nuovo percorso che stiamo allestendo e che collegherà la collina dei Templi con le terrazze superiori della città antica che ospitano il Quartiere da una parte e il museo archeologico dall’altra, oltre agli edifici pubblici dell’area centrale: il Bouleuterion, l’ Ekklesiasterion, il Tempio romano, fino all’ipogeo Giacatello. All’interno dell’ex scuola rurale, inoltre, verrà allestito uno spazio culturale per approfondire, con un sistema multimediale, la conoscenza dell’area a Nord della collina. Abbiamo, infine, finanziato il progetto di miglioramento dell’accessibilità da Porta V con nuovi percorsi che avevamo previsto da tempo. Porre attenzione al turismo accessibile è uno dei nostri principali obiettivi. Infine, sistemeremo i servizi igienici ed il giardino. Nei prossimi mesi, poi, riprenderà il cantiere Nord al Santuario Rupestre. Infine, il progetto di completamento della musealizzazione dell’area del tempio di Zeus. I lavori si sono fermati per un approfondimento strutturale che ci consentirà di innalzare il Telamone. I calcoli stanno per essere consegnati al Genio Civile”.
Stessa attenzione anche per gli altri siti della provincia?
“Abbiamo finanziato il completamento di alcuni lavori al Castello di Licata e la realizzazione della pinacoteca all’interno del museo della Badia. Grazie ad un finanziamento di 100 mila euro offriremo questa opportunità di visita ai turisti che avranno la possibilità di recarsi a Licata. Stesso impegno per la Villa Romana di Punta Grande e per Eraclea Minoa dove avvieremo alcuni progetti di restauro dell’abitato romano. Sempre ad Eraclea siamo in attesa dello sviluppo di alcuni atti in modo tale da sistemare la copertura del teatro con la realizzazione di un bando internazionale per un concorso di idee. Anche a Ravanusa, recentemente colpita dalla tragedia, abbiamo investito delle somme nell’area archeologica e previsto l’ammodernamento del museo”.
Avete già in programma un cartellone di eventi?
“Dopo il successo estivo della rassegna cinematografica al chiostro del Museo Griffo, abbiamo finanziato una nuova rassegna di cinema al Palazzo dei Congressi: si tratta di 10 appuntamenti di cinema italiano. Abbiamo, inoltre, in progetto di realizzare un cartellone invernale per destagionalizzare il turismo. Riprenderanno anche a Villa Aurea i venerdì nella Valle, con musica jazz”.
Parliamo di Diodoros, il progetto che nasce per la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e agricolo del Parco….
“In questi giorni abbiamo iniziato i lavori per l’allestimento di Casa Barbadoro che sarà il luogo dove si racconterà la storia di questo paesaggio. La Valle, infatti, ha il duplice indirizzo archeologico e paesaggistico. A Casa Barbadoro si parlerà di paesaggio e dei 2600 anni di storia che hanno segnato queste aree meravigliose. Grazie al progetto Diodoros, si potranno anche degustare i prodotti della Valle: vino, olio, miele, capperi, succhi di arance e ficodindia, marmellate e zafferano e formaggio di capra girgentana con caglio di carciofo selvatico della Valle. Casa Barbadoro rappresenta un ulteriore tassello del percorso di visita che comprenderà archeologia, paesaggio ed enogastronomia e che, in parte, stiamo esportando fuori dalla provincia. In collaborazione con una cooperativa di Sambuca di Sicilia, infatti, abbiamo prodotto un miele di ape mellifera nera. Lo stesso nell’area archeologica Vito Soldano di Canicattì dove impianteremo un nuovo vigneto al posto di quello già esistente, per la produzione del nostro vino. Archeologia ed enogastronomia legati alla didattica. Abbiamo per questo motivo sistemato le aule didattiche per un approfondimento culturale rivolto a quel bacino scolastico”.
Qual è il suo augurio per il nuovo anno?
“Faccio una premessa: il mondo dei giovani è un mondo meraviglioso fatto di persone che amano questo territorio. I miei obiettivi hanno degli assi stabiliti che riguardano la conservazione, l’approfondimento scientifico e la valorizzazione del Parco archeologico. Mi piacerebbe metterli a disposizione dei numerosi giovani di questa provincia e dare loro una possibilità di studio e di lavoro e consentire al Parco di ampliare la propria offerta turistica e di valorizzazione culturale per rendere questo territorio ancora più bello ed importante di come lo abbiamo trovato. Questo è il mio augurio”.