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Politica

Risorse al Sud, presentata interrogazione al ministro Giorgetti

Il Deputato Michele Sodano ha presentato alla Camera dei Deputati, la propria interrogazione Parlamentare al Ministro Leghista dello Sviluppo Economico Giorgetti, per sottolineare e porre una soluzione a un ennesimo schiaffo nei confronti del mezzogiorno. Nella sua interrogazione Sodano stigmatizza l’operato di Giancarlo Giorgetti, il quale, tramite la propria carica, sta tentando di dirottare le importanti risorse che la Intel vorrebbe investire per la creazione di un nuovo polo di produzione di microprocessori da Catania a Torino. Sodano ha fatto appello a tutti i colleghi del Sud, perfino quelli della Lega, di unirsi alla sua battaglia e sottoscrivere l’interrogazione Parlamentare.

Ecco il testo dell’interrogazione:

“al Ministro dello Sviluppo Economico- per sapere –

premesso che:

La Intel Corporation, colosso americano leader per la produzione di microchip, la scorsa primavera ha annunciato di voler investire in Europa, con un progetto dal valore di ben 80 miliardi di euro, per realizzare due impianti produttivi di semiconduttori, di cui uno in Italia;

la scelta di canalizzare un nuovo sito produttivo nel nostro paese, tuttavia, ha scatenato quasi nell’immediato una vera e propria lotta di territori tra nord e sud;

Catania, si è configurata fin da subito come la candidata ideale, di alto profilo, grazie alla sua Etna Valley e alle competenze già sviluppate per la presenza di importanti stabilimenti di diverse multinazionali, come la ST Microelectronics, produttore di componenti hi-tech in carburo di silicio;

Il Comune di Catania, nella persona del Sindaco del capoluogo Pogliese, si è mostrato aperto a una pronta collaborazione con il colosso Intel, dichiarando: “investendo a Catania Intel potrà contare sulle agevolazioni, anche fiscali, delle Zes, siamo pronti come Amministrazione Comunale, a cedere un vastissimo terreno attiguo a quello dove si sta realizzando un altro stabilimento dei semiconduttori.”

invero, da quanto si apprende dalla stampa nazionale, il Ministro dello Sviluppo Economico, nei giorni scorsi durante l’evento di chiusura della campagna elettorale a Torino, avrebbe manifestato pubblicamente l’intenzione di fissare la sede del nuovo stabilimento di processori proprio nel capoluogo Piemontese, motivato dalla presenza di talenti, capacità, intelligenze ed innovazione adatte ad un tipo investimento di quel calibro, discriminando palesemente la Provincia di Catania perché non parimenti all’altezza;

tali gravissime affermazioni non solo non corrispondono al vero, basti pensare che Catania è una delle capitali tecnologiche italiane, non a caso coniata con la definizione di Etna Valley per la presenza di uno degli stabilimenti più importanti della StMicroelectronics e con un centro di ricerca tra i più importanti al mondo, ma si pongono in ottica diametralmente opposta con gli obiettivi del governo nazionale per favorire lo sviluppo del Sud -Italia, unendo benefici della Zes ai fondi del Pnrr;

da sempre si parla di un’emergenza occupazione nel Mezzogiorno e che le conseguenze della pandemia da Covid-19 hanno determinato delle importanti ripercussioni sul mercato del lavoro, specie su giovani, donne e stranieri;

secondo quanto rilevato dall’Istat, infatti, nell’anno 2020 il tasso di occupazione della popolazione, in età compresa tra 20 e 64 anni, in Italia è sceso al 62,6% e, nonostante il calo abbia riguardato maggiormente il Nord del paese, lo svantaggio del Mezzogiorno rimane tutt’ora elevatissimo, con un tasso di occupazione che si assesta ad appena il 48% della popolazione, rispetto al 71,5% del Nord e al 67,4% del Centro;

se un colosso dell’hi-tech è pronto ad investire in Italia, con un progetto ambizioso che darà impulso all’economia e all’occupazione, ad avviso dell’interrogante, non vi è sufficiente motivazione per cui privilegiare ancora un volta il Nord a discapito del Sud, senza attivare una sana competizione basata sulla reale capacità di offrire competenze ed intelligenze-:

se il ministro interrogato, alla luce di quanto riportato in premessa, non ritenga opportuno chiarire con esattezza e/o smentire quanto affermato pubblicamente, durante l’evento di chiusura della campagna elettorale a Torino, per favorire la realizzazione del nuovo sito della Intel a Mirafiori piuttosto che a Catania;

se non ritenga, altresì, opportuno rivedere la sua posizione in merito e di conseguenza adottare ogni iniziativa utile affinché sia scelta, quale sede del nuovo sito produttivo della Intel Corporation, proprio la città di Catania, considerate le straordinarie possibilità di investimento, di sviluppo economico e di crescita occupazionale che ne deriverebbero per la Regione Siciliana e per l’intero Mezzogiorno, contribuendo a colmare il gap economico-industriale tra Nord e Sud Italia e a fermare l’emorragia di talenti e professionalità che da anni colpisce l’area meridionale del Paese”.