Gioco online, è testa a testa tra eSports e casinò online: sono queste le nuove frontiere dell’intrattenimento
L’Italia è diventata patria dell’intrattenimento digitale. Il Covid-19, evidentemente, non ha creato solo scompiglio. Ma ha fornito al Belpaese anche una serie di opportunità sul fronte digitalizzazione. In particolare ha fornito ai giocatori mezzi su cui svagarsi. E questi hanno risposto scegliendo, senza mezzi termini, due categorie per il proprio intrattenimento: gli eSports e i casinò online.
Un giro d’affari che per gli sport virtuali tocca i 47 milioni di euro in Italia, con una amplificazione esponenziale nel 2021. Lo conferma uno studio di Nielsens Sports & Entertainment e IDEEA: da questo emerge che 1,6 milioni di giocatori in Italia seguono gli eSports, con una età compresa tra i 14 e i 40 anni. Appassionati quotidiani che nel 2021 hanno dato, al settore, una crescita del 15% rispetto al 2020, complice una contemporanea esplosione che ha coinvolto tutti i principali paesi europei.
I dati trovano riscontro nella spesa sugli esports, che oscilla tra i 40 euro per i fan “modici”, fino ai 64 per i più accaniti. Spopolano, negli acquisiti, prodotti ed accessori da gaming, merchandising ed abbigliamento a tema gioco. Un fenomeno che non ha precedenti storici in tempi pre-pandemici. La ricerca sottolinea il grande potenziale di un settore che ha davanti a sé margini di crescita esponenziali, alla pari della filiera dei casinò online, come anticipato poco sopra.
Il mercato italiano, che include attualmente solo i migliori casinò online regolamentati, oggi è un punto di riferimento anche su questo fronte, dato che la pandemia ha lanciato anche in Penisola la passione per casinò e slot machine online. Se il gioco fisico soffre, con una crisi senza precedenti forzata dalle chiusure e dai lockdown praticamente prolungati nel tempo, quello online ha vissuto e vive un’età dell’oro che non accenna a rallentare nemmeno ora che le restrizioni sono svanite e la minaccia della pandemia pare essere meno inquietante.
Anche qui vengono in soccorso i dati, dalla fonte più attendibile di tutte in materia di gioco: il Libro Blu 2020 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che parla per i giocatori in Italia di una autentica selezione avvenuta: oggi il gioco è solo a distanza ed il mezzo è solo online. Basti pensare che il valore della raccolta sul gioco online nel 2020 ha superato il 20,28%, ben oltre le stime della vigilia. Il “merito” è della pandemia ma anche di operatori che non si sono risparmiati in un contesto difficile, reso ancora più duro dai perenni aumenti di prelievo erariale, a fronte di una diminuzione delle somme destinate alle vincite.
Un incentivo per l’online, non solo per i giocatori. Che hanno eletto i propri canali preferiti.