Cammarata, Musumeci conclude il primo tour nell’Agrigentino: “Ridare futuro alle aree interne”
Con la visita alla sede municipale di Cammarata si è concluso ieri il primo tour delle visite istituzionali del governatore dell’Isola nell’Agrigentino, cominciato la settimana scorsa a Racalmuto. Nell’aula consiliare di Cammarata, il presidente della Regione ha ricevuto il saluto di benvenuto del sindaco Giuseppe Mangiapane e del presidente del consiglio comunale, Giuliano Traina, i quali hanno voluto anche sottolineare alcune priorità del territorio da sottoporre all’attenzione del governo regionale. Il presidente Musumeci ha ribadito come «uno degli obiettivi da affrontare dal suo governo con la nuova programmazione dei fondi comunitari e statali consista nell’arrestare il processo di spopolamento delle aree interne ed impedire che i giovani continuino ad abbandonare le loro città per emigrare altrove. Servono servizi, riqualificazione dei borghi e viabilità sicura, mentre le nostre strade provinciali sono un colabrodo, dopo la folle riforma delle Province».
In mattinata, Musumeci si era recato a San Giovanni Gemini, accolto al suo arrivo in paese dal sindaco Carmelo Panepinto e dal presidente del consiglio comunale, Dino Zimbardo. Il governatore si è poi soffermato con i componenti della giunta municipale e ha incontrato nell’aula del civico consesso i consiglieri comunali, il clero, il dirigente scolastico e una rappresentanza della burocrazia municipale.
Nel suo intervento Musumeci ha fatto riferimento alla viabilità rurale e ha annunciato l’intesa raggiunta con l’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo della Regione: «Abbiamo la disponibilità di alcuni milioni di euro – ha sottolineato il presidente – e chiederemo ai Comuni di indicarci quali siano le strade rurali che hanno bisogno prioritario di intervento. Perché, se un imprenditore agricolo ha difficoltà già nel raggiungere la sua azienda, è impensabile immaginare un’economia rurale florida».
Il presidente ha affrontato anche i temi della sicurezza nelle campagne e dell’irrigazione dei terreni. «Stiamo chiedendo al ministero dell’Interno – ha detto – un finanziamento per installare sistemi di video sorveglianza nelle aree rurali dove la presenza di agricoltori è diffusa e costante. I consorzi di bonifica – ha concluso – sono una priorità per il mio governo. Abbiamo presentato già una riforma che prevede non solo che la gestione torni agli agricoltori, ma che ci sia, da parte della Regione, una graduale riduzione del debito accumulato in decenni e la riqualificazione della rete di distribuzione dell’acqua, mai sostituita in sessant’anni».
Agli incontri era presente anche il presidente della Commissione Ambiente dell’Ars, Giusi Savarino.